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Il sistema di governo societario di Poste Italiane – ossia il sistema di amministrazione e controllo volto ad assicurare la gestione efficace dell'azienda – risulta essenzialmente orientato alla creazione di valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder, anche in considerazione della rilevanza sociale delle attività svolte.

Nel corso del 2015, in vista della quotazione in Borsa delle proprie azioni (attualmente risulta collocata presso il mercato una quota pari a circa il 35,3 per cento del capitale), il gruppo ha provveduto ad adeguare il proprio assetto di governance, che aveva inizialmente le caratteristiche tipiche di una società interamente controllata dallo Stato. È stata quindi adottata una cospicua serie di misure per rendere il sistema di governance conforme alle previsioni di legge, alla normativa Consob di riferimento, ai principi e alle raccomandazioni contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate (a cui Poste Italiane ha aderito nel 2015), nonché alle best practice internazionali in materia.

Il nostro modello di governance è quello "tradizionale", caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale.

A seguito di deliberazione assunta dal proprio consiglio di amministrazione nel mese di dicembre 2020, la Società ha altresì aderito al nuovo “Codice di Corporate Governance”, pubblicato dal  Comitato di Borsa Italiana nel mese di gennaio 2020 e che sostituisce il precedente Codice di Autodisciplina. In tale ambito, la Società ha adottato, tra l’altro, una politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti, nonché adeguato e allineato alle raccomandazioni del  Nuovo Codice alcune disposizioni contenute nel regolamento del consiglio di amministrazione, nonché nei regolamenti organizzativi dei comitati endo-consiliari ed in altri documenti in cui si sostanzia l’assetto di corporate governance della Società.

 
  • Assemblea azionisti. È l’organo sociale che esprime la volontà degli azionisti e prende le decisioni più rilevanti per la vita della società, fra cui nominare e revocare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, approvare il bilancio, deliberare sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario (tra le quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni).
 
  • Consiglio di amministrazione È composto da un numero di membri non inferiore a cinque e non superiore a nove (attualmente composto da nove membri) e si riunisce con cadenza di norma mensile per esaminare e deliberare in merito all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e alle operazioni di rilevanza strategica. I ruoli di Amministratore Delegato e di Presidente risultano nettamente separati e a entrambi compete la rappresentanza della società.
 
  • Comitati Il CdA ha nominato al suo interno cinque comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, il Comitato Sostenibilità.
 
  • Collegio sindacale È costituito da tre sindaci effettivi e tre supplenti, nominati dall'Assemblea. Vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.
  • Controllo della Corte dei Conti. La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti, in ottemperanza alla legge 21 marzo 1958 n. 259. Questa attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
 
  • Revisore La revisione legale dei conti è affidata a Deloitte&Touche S.p.A. per gli esercizi dal 2020 al 2028.

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. dal 27 ottobre 2015. Pertanto la società pubblica ogni anno una Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.