Regione header della pagina

Stai utilizzando una versione obsoleta di Internet Explorer.
Per una navigazione ottimale del sito ti consigliamo di aggiornare il browser ad una versione più recente: Aggiorna IExplorer

Il sistema assicurativo e previdenziale

Il sistema assicurativo e previdenziale ricostruisce, con soggetti privati, la suddivisione tra assistenza e previdenza del sistema pubblico.

Perché

Tutti hanno bisogno di assicurarsi o capire se e come integrare la propria pensione pubblica, eppure spesso si guarda tale esigenza con diffidenza o rimandando di mese in mese decisioni che pure sappiamo di dover prendere.
Di seguito forniremo alcune linee guida per orientarsi tra operatori, soluzioni, tutele e consapevolezze.
È in ogni caso utile premettere che l’importanza dei sistemi finanziari, assicurativi e previdenziali è tale che l’ONU specifica che bisogna “Rafforzare la capacità delle istituzioni finanziarie nazionali per incoraggiare e ampliare l'accesso ai servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti”.
Il sistema assicurativo e previdenziale ricostruisce, con soggetti privati, la suddivisione tra assistenza e previdenza del sistema pubblico. Mentre, tuttavia, nel sistema pubblico l’assistenza si finanzia attraverso l’imposizione fiscale e la contribuzione di chi lavora, in quello privato si finanzia attraverso la mutualità. La previdenza, similmente, si costruisce con i propri versamenti ma qui, a differenza della previdenza pubblica, l’accantonamento individuale è effettivo, e i propri soldi sono accantonati nel proprio conto previdenziale di pertinenza.
 

Cosa

L’assicurazione consente, a tutti, di “privarsi di poco oggi per non doversi mai privare di molto domani” e in questo senso è una delle più grandi conquiste umane, che ci ha liberato dall’ansia per gli imprevisti che, in mancanza di assicurazioni, possono rovinare vite e far cadere le persone in povertà. Il principio di base dell’assicurazione è semplice: le imprese assicurative calcolano la probabilità che si verifichi il rischio da assicurare e stabiliscono un premio corrispondente a questo rischio. Su questo premio aggiungono i costi produttivi (sedi, tecnici, direzione legale, costi di tecnologia ecc) e quelli distributivi (gli intermediari che analizzando i bisogni dei clienti potenziali e individuando le soluzioni più coerenti vendono poi concretamente i prodotti ai clienti che ne hanno necessità).
 
Il sistema assicurativo
Il sistema assicurativo è fortemente controllato, sia nelle modalità esecutive che nei prezzi, perché da sempre l’assicurazione è ritenuta una forma di sviluppo e sostegno delle economie pubbliche e personali. La legislazione italiana applica le direttive europee, che richiedono forti controlli sulla coerenza tra prodotti venduti e bisogni dei clienti, sanzionando chi non gestisce adeguatamente la produzione e la distribuzione. Inoltre, lo Stato incentiva la diffusione di forme assicurative offrendo incentivi fiscali, in forma di detrazione, a coloro che si assicurano per rischi rilevanti (premorienza, invalidità, mancata autosufficienza) e di deduzione per chi aderisce alla previdenza complementare. Infine, i controlli riguardano le stesse imprese, sia nella produzione che nella distribuzione, e sono in capo ad uno specifico Istituto di Vigilanza, Ivass, al quale ci si può rivolgere per controversie o necessità.
 
Il sistema previdenziale
Il sistema previdenziale prende avvio dall’insufficienza della pensione pubblica per molti cittadini e fornisce rendite pensionistiche integrative, che possono essere complementari o private.
La previdenza complementare comprende forme pensionistiche vincolate all’età della pensione pubblica e che prevedono come prestazione principale una rendita vitalizia, corrisposta dal momento dell’entrata in pensione. La previdenza privata comprende forme di previdenza libere nel tempo e nella destinazione. Le prime sono incentivate fiscalmente, perché rispondono a un bisogno pubblico di sostegno dei cittadini in pensione. Le seconde non prevedono incentivi perché possono avere finalità anche diverse dall’integrazione pensionistica.
 

Come

I prodotti assicurativi possono essere suddivisi in diversi modi: la distinzione più classica è tra assicurazioni sulla vita, che hanno ad oggetto la durata della vita umana e tutelano i superstiti di chi vive poco o, al contrario, chi vive troppo a lungo e assicurazioni “danni” che proteggono da mancate entrate o uscite inattese derivanti da danni subiti al patrimonio, al reddito o alla salute.
Nelle assicurazioni vita ci sono prodotti di puro rischio e prodotti che comprendono una componente di risparmio. Le assicurazioni danni proteggono da eventi gravi e non prevedono componenti di risparmio. Per evitare di spendere soldi in piccoli rischi che potremmo sopportare, le assicurazioni danni possono prevedere franchigie o scoperti, piccole parti di danno non coperte che aiutano a ridurre il costo delle assicurazioni.
Naturalmente, non tutto è assicurabile (nessuno assicurerebbe rischi molto frequenti o quasi certi) ed è consigliabile proteggersi per quei danni che non potremmo gestire con le nostre finanze e che sono poco probabili ma molto dannosi. Gli intermediari assicurativi servono a questo, ad aiutarci a capire a quali rischi siamo esposti, misurare la durata e gli importi dei bisogni e selezionare le soluzioni più utili a trasferire i nostri rischi su una molteplicità di assicurati grazie ad una impresa assicurativa.
La previdenza complementare comprende tre forme produttive, simili nella costruzione ma con alcune specificità. Il funzionamento è semplice: si decide un versamento, che è fiscalmente deducibile dal reddito entro il limite di circa 5.164 euro l’anno, che verrà investito dalla forma pensionistica in base alla linea di investimento che abbiamo scelto. Al termine del periodo di accumulo, il capitale maturato viene convertito in una rendita vitalizia in base alle aspettative di vita media all’entrata in pensione, il che rende l’operazione equa e tutelata.
I prodotti della previdenza complementare sono tre: fondi pensione di categoria, fondi pensioni aperti e piani individuali pensionistici. Nel caso in cui vi sia un accordo aziendale collettivo, le forme di previdenza scelte possono ottenere un ulteriore versamento da parte dei datori di lavoro.