La XVI edizione del Reate Festival è stata inaugurata con il “Gala di Belcanto”, in omaggio al recente riconoscimento dell’Unesco, che ha inserito il canto lirico nella lista dei patrimoni immateriali dell’Umanità.
Tra Rieti e Roma, la rassegna ha messo al centro dell’opera la figura femminile: dalla storia di Caterina Medici, “Femmina infame”, al dittico di Poulenc “La Dame de Monte-Carlo” e la “Lavoix humaine”, alla “Traviata” di Verdi. Un ricco cartellone di eventi che ha visto, anche, la realizzazione di dodici concerti cameristici in matinèe affidati a giovani talentuosi interpreti e finalizzati al pubblico giovanile, nell’ambito della missione formativa che il Festival ormai da molti anni ha intrapreso.
Il filo conduttore del Festival è la musica proposta in luoghi suggestivi delle città di Rieti e di Roma: il Teatro Flavio Vespasiano, la Chiesa di San Giorgio e il suggestivo scenario di Villa Torlonia sono la cornice di questa importante manifestazione.
Il sostegno di Poste Italiane ha permesso al Festival non solo di mantenere e sviluppare nel tempo la propria offerta culturale unica, ma anche di condividerne i benefici con tutta la comunità che lo promuove e il territorio che ne ospita gli eventi.
Tra Rieti e Roma, la rassegna ha messo al centro dell’opera la figura femminile: dalla storia di Caterina Medici, “Femmina infame”, al dittico di Poulenc “La Dame de Monte-Carlo” e la “Lavoix humaine”, alla “Traviata” di Verdi. Un ricco cartellone di eventi che ha visto, anche, la realizzazione di dodici concerti cameristici in matinèe affidati a giovani talentuosi interpreti e finalizzati al pubblico giovanile, nell’ambito della missione formativa che il Festival ormai da molti anni ha intrapreso.
Il filo conduttore del Festival è la musica proposta in luoghi suggestivi delle città di Rieti e di Roma: il Teatro Flavio Vespasiano, la Chiesa di San Giorgio e il suggestivo scenario di Villa Torlonia sono la cornice di questa importante manifestazione.
Il sostegno di Poste Italiane ha permesso al Festival non solo di mantenere e sviluppare nel tempo la propria offerta culturale unica, ma anche di condividerne i benefici con tutta la comunità che lo promuove e il territorio che ne ospita gli eventi.
