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Prestiti

Chiederlo, chiuderlo, cambiarlo.

Prestiti

Perché

Per agevolare l’acquisto di un bene o di un servizio abbiamo a disposizione tantissime possibilità di dilazione del prezzo da pagare: prestiti personali, prestiti finalizzati, prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, e altro ancora.
La sostanza è che, nel momento in cui decidiamo di utilizzare uno di questi strumenti, ci stiamo assumendo un debito che può essere minimo e di breve durata, ma può anche raggiungere importi elevati da restituire in un arco temporale non breve.
Comunque, indipendentemente dall’importo che richiediamo e dalla durata del piano di restituzione, è sempre importante considerare l’impatto delle rate sul nostro bilancio familiare e gli eventi imprevisti che potremmo incontrare nel tempo; eventi che dovremo gestire considerando la presenza di rate che è necessario onorare puntualmente.
 

Cosa

Chiedere un prestito è semplice; a volte è sufficiente firmare un modulo, a volte allegando la nostra busta paga e in poco tempo abbiamo la risposta.
Questo non vuol dire, però, che i prestiti siano concessi a tutti indistintamente. Le banche e le finanziarie effettuano dei controlli presso i SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie), per verificare che non ci siano elementi pregiudizievoli (protesti, fallimenti, pignoramenti, ritardati pagamenti di prestiti e finanziamenti in corso o passati). Informazioni negative rappresentano un ostacolo alla concessione del prestito; in questo caso si hanno tre possibili alternative:
  • se siamo lavoratori dipendenti o pensionati, possiamo ripiegare su prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, che sono garantiti dal pagamento prelevato direttamente dalla retribuzione;
  • possiamo proporre dei “garanti”, persone che garantiscono il pagamento delle rate del prestito se noi non riuscissimo a farlo;
  • possiamo rimandare l’acquisto al momento nel quale avremo accantonato l’importo necessario.
 
Attenzione, è facile ottenere un finanziamento, ma non dobbiamo trascurare le possibili conseguenze che questa scelta può comportare. Alcune ricerche, infatti, evidenziano come la propensione ad indebitarci sia strettamente collegata alla propensione al consumo. Un indebitamento consapevole passa allora proprio dall’attenta valutazione delle motivazioni che ci spingono all’acquisto. Poi è fondamentale valutare la sostenibilità delle rate di restituzione, per il nostro bilancio attuale e futuro. Se i passaggi precedenti avranno dato esito favorevole, potremo scegliere il prestito “migliore” (i prestiti vengono tutti offerti a tasso fisso, e questo ci semplifica la vita, perché il tasso più basso vince).
Ottenuto il finanziamento, dovremo pagare con regolarità le rate previste, per non essere segnalati sulle banche dati dei rischi finanziari (SIC) come “cattivi pagatori”.
 

Come

Quali accortezze dobbiamo avere nel momento in cui decidiamo di richiedere un finanziamento?
  • Attenzione ai nostri consumi. Quello che desideriamo acquistare è veramente necessario? O soddisfa altri bisogni (voluttuari, di realizzazione, di appartenenza). Una buona sistema è quello di non acquistare d’impulso, aspettiamo 24 ore e solo dopo proviamo a rivalutare il tutto.
  • Attenzione all’isolamento delle decisioni. Ogni giorno siamo sollecitati da tante offerte interessanti e gratificanti, a cui possiamo aderire facilmente; ogni acquisto sarà motivato dalla medesima giustificazione (rata minima, pari ad una pizza al mese - ce la faccio). Consideriamo sempre la situazione complessiva che si incrementa nel tempo (50 € al mese, che poi diventano 80 €, e poi ancora 145 €, ecc.); alcune famiglie pagano rate di 5, 7, 10 piccoli finanziamenti contemporaneamente.
 
Riguardo alla sostenibilità del tutto, in presenza di prestiti e/o di mutui, è importante capire se rischiamo di cadere in difficoltà; facciamo allora tre facili “controlli”.
  • Rapporto rata/reddito: la somma di tutte le rate che stiamo pagando è meglio non superi il 30% del nostro reddito netto; percentuale che deve essere ancora minore se il reddito è basso o medio-basso.
  • Indice d’indebitamento: il rapporto tra l’ammontare di tutti capitali residui dei finanziamenti ed il nostro patrimonio complessivo non deve superare il valore 0,8. Se il rapporto è più alto, corriamo il rischio di non essere in grado di estinguere i nostri debiti, neanche liquidando tutto quello che abbiamo.
  • Fondo di emergenza: dobbiamo disporre della liquidità, necessaria ad affrontare possibili eventi negativi (un incidente d’auto, delle necessità sanitarie, ecc.) senza coinvolgere il pagamento delle rate. È fondamentale per la stabilità economica di una famiglia indebitata; si tratta di un importo pari a 2 – 6 mensilità di reddito (3 mensilità sono quelle normalmente consigliate).
 
Riguardo la scelta del finanziamento “migliore”:
  • A parità d’importo e numero di rate di restituzione, il prestito col TAEG più basso è da preferire.
  • I prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione sono confrontabili fra loro, ma non con le altre forme di finanziamento; essi prevedono delle polizze di garanzia, che fanno aumentare il loro TAEG.
È importante fare quanto consigliato prima della sottoscrizione del prestito, perché poi ci sono poche possibilità di “gestirli” nel tempo; tendenzialmente potremo estinguerli, (totalmente o parzialmente) e, in situazioni di particolare difficoltà, potremo considerare anche delle forme di “consolidamento” che però non saranno facili da ottenere e particolarmente onerose.

Riepilogando, prima di sottoscrivere un prestito, è opportuno:
  1. non acquistare d’impulso e adottare la strategia delle 24 ore;
  2. ogni volta che acquistiamo a rate, tenere conto della nostra situazione debitoria complessiva;
  3. fare sempre tre semplici “controlli” economici (rapporto rata/reddito, indice d’indebitamento e fondo d’emergenza);
  4. a parità di importo e durata, scegliere il prestito col TAEG minore (i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, vanno considerati separatamente).
 
Dopo averlo sottoscritto, è opportuno:
  1. in casi di emergenza e in presenza di più prestiti, valutare la possibilità di consolidarli.