Posizionamento di mercato a fine 2023
Poste Italiane è una platform company che, grazie alla sua impareggiabile presenza fisica e digitale, offre servizi integrati e soluzioni orientate al cliente nell'ambito della corrispondenza e della logistica, oltre a servizi finanziari, assicurativi e di pagamento digitale.
Con più di 160 anni di storia, circa 13 mila uffici postali, 119 mila dipendenti, un patrimonio finanziario complessivo di 581 miliardi di euro e 35 milioni di clienti, con oltre 23 milioni di interazioni digitali giornaliere, il Gruppo è un pilastro strategico per il Paese in termini di dimensioni, reputazione, portata e fidelizzazione della clientela, contribuendo in modo determinante al panorama economico, sociale e produttivo italiano.
È leader di mercato nel settore della corrispondenza con una quota di mercato del 93% (pos. #1). Nel settore pacchi e logistica la quota di mercato è del 13%.
Nel settore assicurativo, Poste Italiane è leader di mercato con il 18% di quota di mercato nel ramo Vita (pos. #2) e il 13% di quota di mercato nel mercato assicurativo complessivo (pos. #2).
Nel settore delle carte e dei pagamenti, con 30 milioni di carte emesse e 27 milioni di carte attive (quota di mercato del 27%) e 12 milioni di portafogli digitali, Poste Italiane è leader di mercato in Italia.
Divisioni aziendali
Attraverso una piattaforma logistica distributiva multicanale proprietaria, Poste Italiane ha affiancato al tradizionale business del recapito della corrispondenza quello del recapito dei pacchi, al fine di sfruttare il rapido incremento del commercio elettronico, posizionandosi da subito come leader in questo mercato.
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Rete di distribuzione senza rivali | |
100% | Copertura italiana |
256 mln | Pacchi recapitati |
2,3 mld | Pezzi di corrispondenza recapitati |
12.755 | Uffici postali |
CONTESTO DI MERCATO E POSIZIONAMENTO DI POSTE ITALIANE
Il mercato dei servizi postali sta attraversando una fase di radicale cambiamento, legato principalmente alla trasformazione digitale e logistica, che ha influenzato il volume di lettere e pacchi. Il decline storico della corrispondenza tradizionale, sostituita da forme di comunicazione digitale, è accompagnato da un aumento significativo del volume dei pacchi.
Il settore dei pacchi, dopo la crescita esponenziale negli anni della pandemia, ha vissuto un periodo di incertezza nel 2023 che, tuttavia, non ne ha influenzato il valore del mercato. L'e-commerce si conferma come principale motore di crescita nel settore dei pacchi, sopratutto sugli articoli di basso valore.
Volumi pacchi (#mln)
CAGR 12-23 |
CAGR 19-23 |
DELTA 12-23 |
DELTA 19-23 |
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Poste Italiane | 15% | 15% | 383% | 73% |
Austrian Post | 17% | 11% | 467% | 53% |
Bpost | 18% | 20% | 491% | 108% |
Deutsche Post | 6% | 5% | 81% | 24% |
Post NL | 10% | 5% | 186% | 21% |
Royal Mail | 4% | 3% | 52% | 11% |
CTT Correios | 14% | 28% | 337% | 165% |
Postnord | 7% | 9% | 117% | 40% |
MEDIA | 11% | 12% | 264% | 62% |
Di seguito sono riportati i confronti con gli operatori postali europei sui dati operativi dei volumi di corrispondenza:
Volumi corrispondenza (#mln)
CAGR 12-23 |
CAGR 19-23 |
DELTA 12-23 |
DELTA 19-23 |
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Poste Italiane | (5%) | (4%) | (44%) | (16%) |
Austrian Post | (5%) | (7%) | (42%) | (24%) |
Bpost | (6%) | (8%) | (51%) | (28%) |
Deutsche Post | (4%) | (4%) | (36%) | (15%) |
Post NL | (6%) | 0% | (49%) | 0% |
Royal Mail | (6%) | (9%) | (51%) | (31%) |
CTT Correios | (7%) | (9%) | (56%) | (32%) |
Postnord | (9%) | (11%) | (65%) | (37%) |
MEDIA | (6%) | (6%) | (49%) | (23%) |
BancoPosta è uno dei maggiori fornitori di servizi finanziari in Italia, con una gamma di servizi in costante espansione.
Per legge, non svolge attività di prestito diretto. Le sue principali attività comprendono la gestione del portafoglio bancario, costituito dalla raccolta da clientela pubblica e privata e dalla relativa attività creditizia; la promozione e la gestione degli strumenti di risparmio postale emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti; la promozione e la distribuzione di prodotti finanziari emessi da terzi o da altre divisioni del gruppo, quali quote di fondi comuni di investimento aperti istituiti da BancoPosta Fondi SGR, prodotti di risparmio gestito, polizze assicurative Poste Vita e Poste Assicura, prodotti di finanziamento di terzi e carte di credito.
ONTESTO DI MERCATO E POSIZIONAMENTO DI POSTE ITALIANE
Nel 2023, il mercato azionario ha performato molto positivamente a gennaio grazie a politiche meno aggressive da parte delle banche centrali, ma questo slancio si è affievolito a febbraio quando le banche centrali hanno adottato una posizione più rigida sull'inflazione. A marzo si sono verificate maggiori tensioni nel settore bancario europeo, in particolare con il crollo della Silicon Valley Bank, il fallimento della Signature Bank e la crisi di Credit Suisse. Nonostante questi problemi, una risposta ferma da parte delle autorità monetarie e un maggiore appetito per il rischio da parte degli investitori hanno condotto ad una solida performance del mercato azionario.
Il mercato del credito ha sperimentato una riduzione degli spread a inizio dell'anno, tendenza che si è invertita a marzo a causa della crisi bancaria, portando a un allargamento degli spread, specialmente nel settore bancario. Durante l'estate, i mercati corporate in Europa e negli Stati Uniti hanno sperimentato tassi in crescita e spread più ampi, in particolare nel segmento High Yield. Tuttavia, da ottobre in poi, il mercato ha visto un periodo di riduzione dei tassi, che ha portato a performance solide, con l'Investment Grade Index che è cresciuto del 7,4% in Europa.
I titoli di Stato italiani (BTP) hanno iniziato l'anno con tassi e spread elevati, ma hanno visto una tendenza al ribasso fin dall'inizio, con il rendimento dei BTP a 10 anni che è sceso al 3,75% a metà gennaio e lo spread BTP-Bund che si è ridotto a 170 punti base. Questa tendenza è continuata nel secondo trimestre, ma si è invertita nel terzo trimestre a causa delle azioni delle banche centrali. Entro la fine dell'anno, il rendimento del BTP a 10 anni è sceso al 3,7% e lo spread BTP-Bund si è ridotto a 165 punti base, sostenuto da un’aspettativa di politiche monetarie meno restrittive nel 2024 e da rating positivi sul debito italiano.
A fine dicembre 2023, i depositi dei clienti nelle banche italiane, inclusi conti correnti, certificati di deposito e accordi di riacquisto da clienti residenti, nonché obbligazioni, sono diminuiti dell'1,5% su base annua a circa € 2.028 miliardi, un calo di €31 miliardi rispetto all'anno precedente. Questa riduzione è stata causata da una diminuzione significativa di € 71 miliardi (-3,8% su base annua) nei depositi da clienti residenti, parzialmente compensata da un aumento di € 40 miliardi (+19,1% su base annua) nei depositi obbligazionari.
Il costo medio del finanziamento bancario, che include i rendimenti su depositi, obbligazioni e operazioni di riacquisto da parte di famiglie e imprese non finanziarie, è salito a circa 1,16% a dicembre 2023, rispetto allo 0,61% di fine 2022.
I prestiti bancari ai residenti italiani, inclusi il settore privato e il governo generale (al netto delle operazioni di riacquisto con controparti centrali), ammontavano a circa € 1.670 miliardi a dicembre 2023, con una diminuzione del 3,9% su base annua. I prestiti a famiglie e imprese non finanziarie si attestano a € 1.296 miliardi, riflettendo un calo annuale del 2,2%. Questa riduzione dei volumi di prestito è in linea con un rallentamento della crescita economica, che ha attenuato la domanda di prestiti, risultando in un calo del 2,2% su base annua nei prestiti a imprese e famiglie.
In questo contesto, la quota di mercato di Poste Italiane, grazie alla sua presenza territoriale, è salita al 39% (+0,9 p.p. rispetto all'esercizio 2022). Questo vale per tutte le tipologie di comuni, in particolare per i piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti.
Per quanto riguarda le gestioni patrimoniali di mercato (+5,8% rispetto all'esercizio 2022), si registra una crescita nella gestione di portafoglio (+4,3% rispetto rispetto all'esercizio 2022), nella gestione collettiva del risparmio (+7,1% rispetto all'esercizio 2022) e nei fondi di investimento aperti (+6,9% rispetto all'esercizio 2022). Nel segmento dei fondi aperti, la quota di mercato di Poste Italiane è pari al 13% nel 2023.
Nel segmento del risparmio amministrato, Poste Italiane ha una quota di mercato del 27% nel 2023.
Poste Italiane opera nel settore assicurativo attraverso PosteVita, compagnia di assicurazione Vita leader in Italia. PosteVita offre, inoltre, prodotti di investimento e di risparmio, promossi attraverso la piattaforma distributiva del Gruppo.
Attraverso Poste Assicura, una controllata di Poste Vita, Poste Italiane offre diversi prodotti nel ramo danni.
Recentemente Poste Italiane ha avviato iniziative volte a soddisfare i nuovi bisogni espressi dalla clientela nelle aree della protezione, della previdenza e della sanità, offrendo prodotti sempre più modulari per la salute e la prevenzione.
CONTESTO DI MERCATO E POSIZIONAMENTO DI POSTE ITALIANE
Nel 2023, il mercato è stato influenzato dalle incertezze in corso dovute alla guerra in Ucraina, al conflitto israelo-palestinese e ai livelli persistentemente elevati di inflazione e tassi di interesse, sebbene questi tassi siano scesi rispetto all'inizio dell'anno.
Il comparto assicurativo Vita ha registrato una raccolta netta negativa e pari a -€ 22,8 miliardi di euro, con una diminuzione significativa di circa € 40 miliardi rispetto ad una raccolta netta positiva e pari a € 16 miliardi del 2022. Questo risultato è attribuibile alla contrazione dei premi del 3,2%, collegato esclusivamente ai prodotti di ramo III e all’incremento del 45% delle uscite, per effetto principalmente dei maggiori riscatti afferenti le polizze di Ramo I, spinto dai risparmiatori in cerca di rendimenti più elevati in un contesto di tassi in aumento. Il tasso di riscatto è salito al 10,63% dal 6,71% del 2022.
La nuova produzione di polizze individuali sulla vita ha totalizzato circa € 74,2 miliardi alla fine del 2023, in calo del 3,3% rispetto al 2022. Se si considerano i nuovi premi Vita del campione delle imprese UE, il totale è stato di € 82,5 miliardi, in calo del 5,2% rispetto all'anno precedente.
- I premi di Ramo I, che rappresentano il 76% del totale, ammontano a € 56,3 miliardi, in crescita dell'11,9% rispetto all'anno precedente.
- La raccolta di prodotti di Ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) ha totalizzato 14,8 miliardi di euro, con un calo del 37,5% rispetto al 2022.
- La raccolta di prodotti di capitalizzazione, sebbene residuale, è di € 0,8 miliardi, in calo del 27,6% rispetto al 2022.
- I nuovi premi relativi alle polizze di malattia di lunga durata (Classe IV) hanno registrato volumi contenuti per € 111 milioni, in crescita del 30,6% rispetto al 2022.
- La raccolta dei contributi relativi alla gestione di fondi pensione è pari a € 2,2 miliardi, in aumento del 39,8% rispetto al 2022.
- La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 95,2% del totale dei premi emessi e il 60,6% in termini di numero di polizze.
I canali di distribuzione hanno mostrato performance varie:
- Le banche e gli uffici postali hanno intermediato il 64,7% della nuova produzione, con un volume premi di € 48 miliardi, in calo dell'1,3% rispetto al 2022.
- Il canale agenziale ha visto i volumi dei nuovi affari raggiungere € 15,7 miliardi, in crescita dell'1,1% rispetto all'anno precedente, rappresentando il 21,1% del totale della raccolta intermediata.
- I consulenti finanziari abilitati hanno gestito € 9,5 miliardi, in calo del 15% rispetto al 2022, rappresentando il 12,8% del totale dei premi intermediati.
- Il canale dei broker e delle vendite a distanza è diminuito del 29,6% rispetto al 2022, con premi di 1 miliardo di euro, ovvero l'1,4% del totale dei premi intermediati.
Poste Vita è leader nel mercato italiano delle assicurazioni sulla Vita per dimensioni e prestigio. È il secondo gruppo assicurativo nel mercato complessivo (ramo Vita e ramo Danni) in Italia.
In questo contesto, i premi Vita di Poste Italiane sono cresciuti del 4% su base annua, registrando una quota di mercato del 18%.
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Il mercato assicurativo danni (P&C) i premi totali del portafoglio diretto italiano si sono attestati a € 31,2 miliardi alla fine del terzo trimestre del 2023, con un incremento del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, trainato dalla crescita sia nel settore Non-Auto (+8%) che nel settore Auto (+7%).
Il settore Non-Auto ha visto contributi da vari rami assicurativi: ramo Malattia (+13,3%), Ramo Infortuni (+4,3%), Ramo RC Generale (+7,3%), Ramo Altri Danni ai beni (+7,7%) e Ramo Incendio ed elementi naturali (+9,1%), con il Ramo Credito e il Ramo Assistenza Legale che hanno registrato rispettivamente una crescita del 14,4% e del 7,6%.
In questo contesto, Poste Italiane si colloca tra le prime 15 compagnie assicurative in Italia, con una crescita dei premi totali del 2% nel 2022.
L'obiettivo di Poste Italiane è consolidare la leadership nel mercato dei sistemi di pagamento, guidando il passaggio dai metodi di pagamento tradizionali (come i bollettini postali) alle opzioni digitali di nuova generazione, in particolare con lo sviluppo di PostePay.
Poste Italiane ha svolto un ruolo pionieristico nel mercato della moneta elettronica in Italia. Postepay è stata lanciata nel 2003 e alla fine del 2017 contava 17,7 milioni di utenti, diventando oggi la carta prepagata preferita dagli italiani. Postepay Evolution, la carta prepagata personale e ricaricabile con IBAN, conta oggi 10 milioni di carte in uso. Da sempre all'avanguardia nel settore dei pagamenti digitali, l'App Postepay sblocca l'accesso a numerose funzionalità, tra cui il trasferimento di fondi in tempo reale e un nuovo metodo di pagamento per gli acquisti online.
In particolare, grazie a Postepay Connect, l'offerta che unisce la carta Postepay Evolution e la SIM PosteMobile, tutti i clienti possono quindi gestire i servizi di pagamento e telefonici in modo rapido e intuitivo grazie all'App.
Poste Italiane opera anche nei servizi di telefonia fissa e mobile attraverso la divisione Pagamenti e Mobile ed è recentemente entrata nel mercato dell'energia.
CONTESTO DI MERCATO E POSIZIONAMENTO DI POSTE ITALIANE
Il mercato italiano dei pagamenti digitali è storicamente meno evoluto di quello di altri Paesi europei (in Italia il numero di transazioni digitali pro capite è ben al di sotto della media europea). Con la crisi pandemica si sono consolidate nuove abitudini di pagamento e questa tendenza sembra invertirsi.
Nel settembre 2023, il mercato italiano delle carte di pagamento ha visto le transazioni domestiche superare € 322 miliardi, con una crescita del 17,8% rispetto a settembre 2022, trainata dall'inflazione. Le transazioni sono cresciute del 23,2% raggiungendo 7,2 miliardi, con una crescita significativa delle carte di debito (+22%) e delle carte di credito (+36%). Il numero di carte attive è aumentato leggermente a 93,8 milioni.
Il mercato della telefonia mobile ha mostrato un leggero incremento in termini di stock di SIM Human-to-Human, con gli operatori mobili virtuali (Mobile Virtual Network Operator – MVNO), che hanno incrementato la propria quota di mercato.
Il mercato dell'energia ha registrato un riequilibrio dei prezzi grazie alle temperature miti invernali e alla diversificazione delle forniture di gas, portando a un ribasso dei prezzi del gas e dell'elettricità entro la fine del 2023.
In questo contesto, i ricavi di Pagamenti e Mobile per l'intero anno sono cresciuti in modo significativo del 28%, raggiungendo oltre € 1,4 miliardi nel 2023. I ricavi dei pagamenti con carta continuano a crescere a doppia cifra, aumentando del 23% nel 2023, attestandosi a € 717 milioni.
Complessivamente, alla fine del 2023, la quota di mercato di Poste Italiane nel mercato italiano delle carte è del 19%, calcolata sul valore del transato con carta (64% sul valore di mercato del transato con carte prepagate).