
Il Re era arrivato in automobile alle 8,50 precise, con un corteo di alti rappresentanti della Casa Reale al quale si erano aggiunti il Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano, il Direttore Generale delle Poste Ammiraglio Giuseppe Pession e i notabili della città.
Nel corso dei discorsi di rito il commissario prefettizio di Cuneo ricorda come da lungo tempo fosse avvertita la necessità di dare a Cuneo una sede postelegrafonica che fosse degna del movimento commerciale della città, ma che gli avvenimenti guerreschi e le loro lunghe conseguenze impedirono che prima d’ora il volto della città si compisse.
Il vescovo indi benedice la prima pietra del futuro palazzo. (…) Il Re firma la pergamena (…) poi il Sovrano prende la cazzuola d’argento che gli viene porta, e raccolta un po’ di calce dal bacile, la sparge sulla pietra su cui è stata racchiusa la pergamena e questa viene calata con solide catene nella profonda buca opportunamente scavata mentre la folla intorno prorompe in applausi e la musica intona la Marcia reale.
Nell’occasione una rappresentanza del personale postelegrafonico della provincia di Cuneo consegna al Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano una medaglia d’oro commemorativa.
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Qualche polemica interviene successivamente. All’epoca era già stato istituito all’interno del Ministero delle Comunicazioni un ufficio dedicato proprio alla progettazione degli edifizi postali. Il Palazzo viene però progettato dal Genio civile del Ministero dei Lavori Pubblici e susciterà qualche perplessità da parte delle Regie Poste che ne criticano la poco razionale distribuzione degli spazi.
Il che non impedisce alla comunità cittadina di festeggiare. In fin dei conti era già dal 1920 che Cuneo sentiva la necessità di un nuovo edifizio postale, un vero e proprio Palazzo in grado di offrire al pubblico in una comoda sede tutti i servizi. Per farvi spazio era stato anche deciso di intervenire in modo radicale sull’assetto urbanistico dell’area in cui doveva sorgere, contemplando anche l’abbattimento di edifici.
Il Palazzo delle Poste di Cuneo è uno di quei luoghi che ci regala ancora oggi un viaggio nel tempo, un luogo ricco di fascino al servizio degli affetti e degli affari.
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