Gli oggetti che fecero l'impresa
Televisione: Poste & testimonial
Quando ci sono da lanciare iniziative particolarmente importanti, quando bisogna informare il grande pubblico di qualche novità che modifica usi e costumi “postali”, oltre alle campagne stampa, oltre a depliant distribuiti negli uffici o volumetti recapitati a casa, oltre alle affissioni non si può non ricorrere anche al mezzo televisivo e dunque alla RAI.
1955: accettazione rapida raccomandate e telegrammi
Dalla metà degli anni Cinquanta, negli uffici postali compaiono nuove bilance automatiche bifacciali che pesano lettere semplici, raccomandate, assicurate, pacchetti e mostrano all’istante l'importo da pagare.
Contro lo stress della vita moderna, accettazione rapida dei conti correnti postali
Dall’autunno del 1956 nuove macchine compiono in pochi secondi quello che prima gli impiegati facevano in vari minuti.
Dall’addizionatrice al mainframe: welcome to the machine
Piccoli dispositivi che semplificano e rendono molto più veloce il lavoro degli addetti alla contabilità, negli uffici centrali e in quelli periferici.
Addizionatrici e calcolatrici. La nuova frontiera della tecnologia anni Venti
Dagli anni Venti addizionatrici e calcolatrici sono una delle nuove frontiere della tecnologia.
La prima mostra della meccanizzazione postale
La Mostra della meccanizzazione postale porta in scena i piccoli e i grandi macchinari adottati dalle varie amministrazioni per guadagnare tempo.
“Emissioni zero”. Tricicli e trattorini elettrici
Veicoli elettrici, per “movimentare” la corrispondenza all’interno delle stazioni ferroviarie.
Le divise postali nella Repubblica
Gli oggetti che fecero l'impresa.
Le divise postali nel Regno d’Italia
Assolutamente militaresche.
Divise d'alta ordinanza
È del 1862 il primo provvedimento dedicato alle divise postali.
La bollatrice del cavalier Sessini. Elettrica. Nel 1896.
La prima bollatrice elettrica a Milano.
Bollatrici di tutti i tipi, manuali, a pedale, elettriche, da scrivania…
Alla ricerca della bollatrice perfetta.
Cartoline illustrate: educazione civica, propaganda, informazione, pubblicità
Le cartoline illustrate, disegnate da nomi importanti della grafica e della pittura, diventano un vero e proprio fenomeno di moda e un modo per farsi pubblicità.
Si fa presto a dire cartoline: postali, a risposta pagata e illustrate
Una storia che inizia nel 1874.
Risparmio postale: soldi del popolo che tornano al popolo
Arriva nel 1875 l’approvazione della legge che istituisce le Casse di Risparmio postale, dopo anni di acceso dibattito.
Vaglia e cartolina-vaglia
Nel 1862, il primo servizio di tipo finanziario su cui puntano le Poste di allora è il vaglia.
L’armamentario del postiglione
Il racconto di un postiglione: il suo lavoro e le sue avventure!
La nascita di una nazione: la lingua come patria
L’obiettivo nell’Italia del 1862 è incentivare lo scambio di comunicazioni, perché solo in questo modo gli italiani possono cominciare a sentirsi veramente tali e a parlare italiano.
Fare l'Italia. Sulle linee del Telegrafo, con e senza fili
Il telegrafo, la grande invenzione dell’Ottocento, permette di scambiare messaggi via cavo a una velocità che per l’epoca ha del miracoloso.
L’Italia è fatta. Ora bisogna fare gli italiani.
Grazie (anche) alle Regie Poste.
Curiosità
Protagonista è la cassetta di impostazione, simbolo dell’intrecciarsi della storia di Poste con la società italiana.
Li vediamo in azione nella nuova playlist dell’Archivio Storico “Sì viaggiare” sul canale youtube di Poste Italiane.
Non solo calcio, comunque. Attività sportive promosse dal Dopolavoro sono praticate un po’ tutto l’anno.
I Palazzi delle Poste
La costruzione era iniziata solo poco più di un anno prima, il primo agosto del 1926, quando per la posa della prima pietra era intervenuto anche Re Vittorio Emanuele II, come racconta il giorno successivo un lungo articolo in prima pagina del quotidiano La Stampa.
Racconti telegrafici
In questa seconda puntata si parla del racconto di Henry James "Nella gabbia".