Il Gruppo Poste Italiane adotta, ormai da diversi anni, un approccio di investimento responsabile che accompagna BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita nell’ambito delle proprie attività di investimento. Infatti, il Gruppo declina i principi di sostenibilità1 in tutti i settori di operatività, incluso quello finanziario, forte della convinzione che i settori del risparmio gestito e assicurativo, tramite l’integrazione dei fattori ESG nei processi decisionali di investimento, possono contribuire alla generazione di valore sostenibile a lungo termine, aiutando a proteggere la società, favorire l’innovazione e sostenere la crescita economica.
Banca d'Italia ha dato seguito a questa iniziativa tramite un’indagine tematica condotta su un campione di intermediari finanziari non bancari. A fronte delle risultanze emerse, è stato chiesto a tutti gli intermediari di predisporre entro il 31 marzo 2023 un “Piano di azione” che individuasse gli interventi programmati per colmare le lacune identificate e garantire l'allineamento delle prassi aziendali con le aspettative di vigilanza, specificando le priorità e i tempi necessari al completamento delle diverse iniziative.
In risposta alle aspettative espresse da Banca d’Italia, BancoPosta Fondi SGR ha quindi definito il proprio Piano d'azione in merito all'integrazione dei rischi climatici e ambientali nei processi aziendali.
Il Piano è stato sviluppato sulla base della situazione in essere della SGR ad inizio 2023 e di una gap analysis rispetto alle evidenze della survey condotta da Banca d'Italia. Tale Piano, approvato dal CdA di BancoPosta Fondi SGR e soggetto alla valutazione del Collegio Sindacale, si articola in cinque driver principali di sviluppo: governance e assetto organizzativo, strategia aziendale, sistema di gestione dei rischi, modello di reporting e flussi informativi, policy di remunerazione.
Il Piano ha un orizzonte triennale 2023 – 2025. I singoli elementi del Piano, contenuti in ciascun driver, sono indicati attraverso tre livelli di priorità e associati ad un orizzonte temporale indicativo, che sarà rivisto periodicamente per valutare la fattibilità del Piano d'azione, anche in funzione delle evoluzioni di contesto e normative.
La definizione di un approccio olistico per l’integrazione delle considerazioni di sostenibilità nelle attività di investimento del Gruppo è parte di un percorso avviato nel 2019 tramite lo sviluppo delle strategie e dell’approccio generale di investimento responsabile adottato dalle società finanziarie del Gruppo, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita.
La prima tappa di questo percorso è stata la sottoscrizione dei Principles for Responsible Investment (PRI) da parte di entrambe le Società. Si tratta di sei principi, ai quali ha aderito un’estesa rete internazionale di investitori, che promuovono l’integrazione delle tematiche ESG e la diffusione di pratiche di investimento responsabile all’interno dei propri investimenti e delle aziende in portafoglio, proponendo una visione a lungo termine nell’interesse dei firmatari, dell’economia, dell’ambiente e della società. L’adesione ai PRI non comporta solo l’integrazione dei criteri ESG, ma si traduce anche in un impegno dei firmatari a rendicontare periodicamente i progressi ottenuti nell’implementazione dell’approccio di investimento responsabile. Tale passo, pertanto, è coerente non solo con la prospettiva del Gruppo secondo cui l’inclusione di tematiche ESG nei processi di investimento è necessaria per perseguire performance sostenibili nel lungo periodo e ridurre il rischio dei portafogli, ma anche con i principi di trasparenza e integrità nella condotta. Dopo un anno di sospensione per consentirne una revisione della struttura, il questionario PRI è tornato attivo nel 2023 e sia BancoPosta Fondi SGR che Poste Vita hanno provveduto alla compilazione nella finestra di reporting prevista.
Tra i suddetti principi PRI, uno di essi prevede l’impegno ad incorporare i temi ESG nelle politiche e pratiche di azionariato; Poste Italiane considera l’azione di dialogo con gli emittenti in cui le società del Gruppo scelgono di investire, e il loro coinvolgimento in iniziative dedicate alla gestione degli aspetti di sostenibilità, uno strumento fondamentale per la diffusione di modelli di sviluppo sostenibili e il raggiungimento dei traguardi di sostenibilità che il Gruppo considera prioritari. In linea con tale convinzione, nel 2023 BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno rinnovato il proprio impegno all’engagement quale pilastro delle strategie di integrazione ESG nei processi di investimento, partecipando a iniziative collaborative e dialogando con il settore finanziario, le istituzioni e le associazioni di categoria, coerentemente alle Linee guida2 che regolano l’esercizio del diritto di voto e le attività di engagement da parte delle due Società. Tali Linee guida declinano le specifiche modalità e le tempistiche secondo cui BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita valutano di ricorrere ad azioni di engagement in caso di investimenti in società operanti in settori ritenuti sensibili a tematiche di natura ambientale – come, ad esempio, il cambiamento climatico – oppure in ambito sociale – come, ad esempio, i diritti umani – o di governance; al contempo, seguendo una logica di prioritizzazione degli emittenti maggiormente significativi, le Linee guida definiscono anche il livello di priorità di engagement verso specifici emittenti.
Con riferimento a Poste Vita un esempio di attività di engagement è la REPower EU business letter, redatta dall’Università di Cambridge e per cui il Gruppo Poste Vita è firmataria, la quale è un’iniziativa di engagement di tipo collaborativo rivolta ai policy maker; questa è stata condotta al fine di supportare le sfide di sostenibilità in ambito ambientale poiché volta a richiedere alla Commissione Europea di accelerare il piano di indipendenza energetica e di evitare nuovi progetti basati sui combustibili fossili. Inoltre, nel 2023 è proseguita anche l’iniziativa di tipo collaborativo PRI-led collaborative stewardship initiative on social issues and human rights, che prevede il dialogo con società internazionali su tematiche di natura sociale e rispetto dei diritti umani; nello specifico, le tematiche trattate riferite alle succitate sfide di sostenibilità, e finalizzate a garantire una maggiore comprensione delle stesse, hanno riguardato diverse macro-categorie nell’ambito della piena attuazione degli UNGP, dell’impegno politico responsabile e di ulteriori aspettative specifiche dell'azienda su questioni relative ai diritti umani. Infine, nel corso del 2023 il Gruppo Poste Italiane ha proseguito il proprio impegno nell’ambito dell’iniziativa di engagement Climate Action 100+, di cui Poste Vita e Banco Posta Fondi SGR sono firmatarie, dando seguito all’iniziativa di tipo collaborativo che consente di ingaggiare i principali emittenti di emissioni di carbonio a livello globale, al fine di spingere loro ad attuare azioni concrete per la riduzione delle emissioni nocive, gestendo e mitigando, pertanto, rischi ESG e di natura finanziaria.
Poste Italiane ritiene che la collaborazione con altri stakeholder sia fondamentale per favorire il raggiungimento di risultati concreti, in una logica di stewardship. Unire le risorse con altri investitori consentirà di avere una maggiore influenza sul processo decisionale e sulle azioni delle società in portafoglio e porterà risultati superiori nel progresso verso lo sviluppo sostenibile
Con riferimento, invece, alle azioni di voting, durante il 2023 per il Gruppo Poste Vita non è stato necessario esercitare diritti di voto – e dunque non sono state presentate risoluzioni ESG – poiché i propri portafogli, attualmente, non sono caratterizzati da equity diretta3 , nonostante, nell’ambito dell’attività di voting, il Gruppo tenga comunque in considerazione linee guida connesse alle votazioni circa fattori ambientali, sociali e riferiti alla governance. Al contempo, più nello specifico, in caso di eventuali risoluzioni presentate, Poste Vita adotta criteri specifici al fine di garantire la modifica del comportamento di pratiche di sostenibilità condotte dalle società in cui il Gruppo investe, e processi per supportare le risoluzioni degli shareholder in senso stretto, garantendo, ugualmente, coerenza tra le eventuali raccomandazioni di voting fornite dai service provider esterni e le proprie linee guida interne.
Il monitoraggio ESG
In linea con le proprie Politiche di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita si avvalgono di un puntuale e strutturato processo di monitoraggio degli investimenti in portafoglio, finalizzato a rispettare le strategie applicate, contenere i rischi connessi a tematiche di sostenibilità e valutare le opportunità di svolgere iniziative di engagement con gli emittenti in portafoglio. All’interno delle attività di monitoraggio sono quindi previsti: la verifica dei criteri di esclusione e delle esposizioni ai settori sensibili, l’analisi dei profili ESG dei portafogli, la valutazione degli impatti negativi generati sui fattori di sostenibilità. Mediante i principi e processi adottati, le due Società del Gruppo possono dunque monitorare sia il profilo ESG complessivo dei propri investimenti che specifiche tematiche di sostenibilità di natura sistemica (quali il cambiamento climatico e i diritti umani), servendosi in entrambi i casi di valutazioni elaborate da info-provider specializzati e riconosciuti sul piano internazionale.
L’offerta di prodotti di investimento con beneficio ambientale e sociale
Nel corso del 2023 Poste Italiane ha quindi proseguito la sua azione di ampliamento della proposta di prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali, nell’ottica di convogliare un sempre crescente ammontare di capitali a favore dello sviluppo sostenibile e soddisfare le richieste di risparmiatori ed investitori interessati alla creazione di valore socio-ambientale positivo tramite i prodotti di investimento sottoscritti.
Fondi Tematici
Tra il 2021 e il 2022 BancoPosta Fondi SGR ha offerto in collocamento dei prodotti tematici focalizzati sull’ambiente, con il lancio di BancoPosta Focus Ambiente 2027 che è stato poi seguito da quello di BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028. I fondi, gestiti in delega da Anima SGR, investono in via principale in fondi di terzi classificati come prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali o che perseguono un obiettivo di sostenibilità (ai sensi della normativa SFDR), in particolare orientandosi su settori e segmenti economici collegati alla tutela dell’ambiente quali, ad esempio, l’economia circolare, la gestione delle risorse idriche, l’economia blu, le energie rinnovabili e la transizione climatica.
Fondi di fondi ESG
Nell’ambito dell’integrazione ESG attuata dai prodotti costituiti da fondi di fondi, BancoPosta Fondi SGR opera in qualità di asset manager per mezzo di soluzioni flessibili basate sull’adozione di un apposito modello proprietario a supporto delle decisioni di investimento. In questa categoria di prodotti sono compresi i fondi della famiglia Universo di BancoPosta Fondi SGR. A BancoPosta Universo 40 e BancoPosta Universo 60, si è aggiunto nel 2023 un terzo fondo, Universo Tematico, che concentra i propri investimenti su tre megatrend (pianeta, innovazione, popolazione) che si ritiene saranno tra i principali driver dei cambiamenti futuri.
Fondi best-in-class
In questa categoria rientrano quei prodotti di investimento di BancoPosta Fondi SGR, gestiti in delega da terzi, per i quali viene adottata una strategia finalizzata a selezionare solo emittenti che rispettino determinate soglie di accettabilità, definite secondo una scala di rating ESG che può essere elaborata dal gestore delegato oppure dall’info-provider di riferimento da lui scelto.
1) In tal senso il Gruppo ha definito Politiche di Investimento Responsabile per entrambe le società BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita. La Politica di investimento Responsabile di Banco Posta Fondi SGR copre la totalità dei propri AuM. Invece, la Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita copre, in termini di AuM, il 100% degli investimenti attivi, il 25% degli investimenti passivi e la totalità degli asset gestiti all’esterno (che rappresentano l’80% degli AuM) .
2) La quota di AuM in termini di investimenti attivi a cui si applica la Linea Guida in materia di esercizio di voto e attività di engagement del Gruppo Poste Vita rappresenta la totalità degli stessi investimenti (100%); invece, la quota di AuM in termini di investimenti passivi risulta essere pari al 25%. Con riferimento a BancoPosta Fondi SGR la Linea Guida si applica alla totalità degli AuM, ad eccezione degli investimenti passivi per cui non è previsto l’esercizio del diritto di voto.
3) Durante l’esercizio, l’esposizione diretta verso titoli azionari è residuale; i titoli azionari presenti nel bilancio della Compagnia rappresentano circa lo 0.3% delle masse complessive.
- Linea Guida per l’investimento in settori sensibili BancoPosta Fondi SGR
- Linea Guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement BancoPosta Fondi SGR
- Linea Guida per l’investimento in settori sensibili del Gruppo Poste Vita
- Linea guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement del Gruppo Poste Vita
- Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita
- Politica di Investimento Responsabile di BancoPosta Fondi S.p.A. SGR