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Il sistema creditizio

Anche se il credito è diventato di comune utilizzo, non sempre c’è consapevolezza di quali siano i meccanismi che governano questo mercato.

Perché

Nell’arco della propria vita economica, praticamente tutti hanno occasione di richiedere, almeno una volta, una qualche forma di finanziamento. Tuttavia, anche se il credito è diventato di comune utilizzo, non sempre c’è consapevolezza di quali siano i meccanismi che governano questo sistema. Conoscerli aiuterà a gestire meglio le nostre necessità, a capire adeguatamente le “regole del mercato”, per muoversi di conseguenza, e acquisire maggiore fiducia grazie alle forme di tutela previste.
 

Cosa

C’è una funzione svolta dal sistema finanziario, che riveste una particolare importanza in questo campo: è la funzione “allocativa”. Funzione importantissima, perché si occupa di trasferire risorse tra soggetti che presentano dei surplus e soggetti che invece sono in deficit.
Di questa funzione si occupano i sistemi finanziari e, in particolare, il sistema creditizio. Il Mercato Creditizio è perciò il luogo economico nel quale avviene l'incontro tra la domanda e l’offerta di risorse finanziarie.
Questo sistema è caratterizzato dalla presenza delle banche, che svolgono un duplice compito: da una parte raccolgono risorse dai risparmiatori (i soggetti in surplus citati in precedenza), dall’altra impiegano queste risorse erogando credito ai soggetti in deficit, secondo diverse forme tecniche, per esempio: credito al consumo, credito con garanzia ipotecaria, factoring, forme di credito commerciale, e altre ancora.
Ma le banche non si limitano a fare della semplice intermediazione di risorse; con il loro lavoro, esse compiono una vera e propria trasformazione delle attività. Infatti, provvedono ad acquistare dai risparmiatori disponibilità caratterizzate da elevata liquidità e basso grado di rischio (es. denaro depositato sui conti correnti), per fornirlo a coloro che richiedono credito, con forme completamente diverse di scadenza e rischio (come le forme tecniche che abbiamo appena accennato). Con questa attività, le banche si assumono dei rischi; rischi che gestiscono attraverso delle opportune strategie di diversificazione dei crediti erogati.
Le politiche di credito delle banche si pongono, perciò, un obiettivo preciso: trovare il punto d’equilibrio tra la remunerazione che si prefiggono di ottenere prestando denaro, e il rischio di credito che ritengono sopportabile.
Vengono così posti dei limiti alle dimensioni del portafoglio crediti di ciascuna banca: limiti individuali, (importo massimo, rischio massimo e rendimento minimo per ciascuna operazione) e limiti collettivi, (determinati, per esempio, dai coefficienti patrimoniali richiesti dalle norme vigenti, dal peso dei grandi rischi rispetto all’ammontare complessivo dei crediti erogati, dalla concentrazione dei finanziamenti concessi in alcuni particolari settori economici, ed altro ancora).
Ma non sono solo le banche ad erogare credito, sul mercato ci sono anche altri intermediari che svolgono questa funzione (Società di Leasing, di Factoring, di Credito al Consumo, per esempio); queste società si approvvigionano di risorse direttamente dalle banche; risorse che poi utilizzano per erogare, a loro volta, credito ai cittadini ed alle imprese.
 

Come

Il credito non è solo uno dei motori dell’economia, ma può esserlo anche per la nostra economia familiare. Per questo è importante fare una scelta consapevole. Ogni strumento ha le proprie caratteristiche ed è opportuno considerare, attentamente, i vantaggi e gli svantaggi delle diverse soluzioni. Non basta tuttavia conoscere i prodotti, è necessario poi confrontare queste caratteristiche con le nostre caratteristiche personali e con quelle dell’operazione che desideriamo intraprendere.
Per assicurare ai clienti un’informazione chiara ed esauriente, Banca d'Italia, ha emanato disposizioni su "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti".
Le previsioni definiscono standard minimi e generali di redazione dei documenti informativi predisposti per la clientela (struttura dei documenti, informazioni essenziali da fornire, scelte lessicali, standardizzazione di alcune tipologie di contratti più diffusi) e introducono per gli intermediari bancari e finanziari, anche per la commercializzazione dei servizi bancari tradizionali, obblighi di natura organizzativa, ovvero di controllo per il rispetto della disciplina di trasparenza e la correttezza nei rapporti con l'utenza.
Di particolare importanza sono le disposizioni sulla documentazione informativa che deve essere fornita, o messa a disposizione, dei clienti prima che venga sottoscritto il contratto. Al cliente, infatti:
  • Deve essere messo a disposizione il Foglio Informativo del prodotto (per i mutui è denominato “lnformazioni generali sul credito immobiliare offerto ai consumatori”), contenente informazioni sull’intermediario, sulle condizioni, sulle principali caratteristiche e sui rischi dell’operazione o del servizio offerto un elenco completo delle condizioni economiche, clausole che riguardano il recesso e i mezzi di tutela stragiudiziale.
  • Deve essere messo a disposizione, per la consultazione, il Documento contenente i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) rilevati trimestralmente da Banca d’Italia, ai fini della legge sull’usura.
  • Deve essere messa a disposizione la Guida pratica sull’Arbitro Bancario Finanziario.
  • Devono essere messe a disposizione, sul proprio sito web, le Guide divulgative (“Il credito ai consumatori in parole semplici”, “Comprare una casa – Il mutuo ipotecario in parole semplici”, “La centrale dei rischi in parole semplici”, “Il conto corrente in parole semplici”)
  • Deve essere fornito, per mutui e finanziamenti, un prospetto europeo informativo standardizzato, personalizzato (denominato PIES per i mutui e SECCI per i finanziamenti), contenente le informazioni necessarie per confrontare agevolmente diverse offerte.
Qualora la sottoscrizione avvenga al di fuori degli uffici aperti al pubblico, della banca o dell’intermediario, tutti i documenti sopracitati devono essere consegnati al cliente dall’incaricato col quale sta trattando.
 
Al cliente, infine, è data la facoltà, prima della sottoscrizione del contratto, di chiedere una copia del contratto stesso, o un documento di sintesi che riporta le principali condizioni contrattuali specificamente pattuite tra le parti, e le clausole che regolano in dettaglio il rapporto.
Nel caso in cui ci siano dei problemi con l’intermediario, il cliente può inoltrare un reclamo. Se l’intermediario non ha risposto o il cliente non è soddisfatto della risposta può ricorrere all’ABF.
L’A.B.F. è un organismo indipendente e imparziale di risoluzione stragiudiziale delle controversie, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d'Italia; è un organismo che decide sui ricorsi in tempi brevi, ed è di facile accesso. Il cliente infatti, può presentare il proprio ricorso personalmente, senza supporto di un legale, direttamente accedendo al sito web dell’organismo.