Un nuovo album fotografico, che ripercorre brevemente l’evolversi del servizio di Posta Aerea, è online sul sito di Censimento Fotografia Italia.
Il 22 maggio del 1917, la posta prende il volo: il tenente pilota Mario de Bernardi vola da Torino a Roma trasportando 200 chili di posta e giornali (La Gazzetta del Popolo e La Stampa). L’aereo è un biposto, trasformato però in monoposto per lasciare spazio ai sacchi di corrispondenza. Il tempo di percorrenza dei 600 chilometri che separano le due città è di circa quattro ore. Le condizioni atmosferiche sono pessime; de Bernardi non riesce a oltrepassare la coltre di nubi ed è costretto a volare a bassa quota; come strumento di navigazione la bussola. Un volo difficile raccontato dal pilota in un articolo pubblicato dal Touring Club sulla sua rivista mensile: “soffiava un forte vento contrario, ridiscesi ad 800 metri e puntai sull’Appennino (…). Lo strato delle nubi era fitto; non vedevo la terra e mi orizzontai con la bussola”. E poi ancora: “continuai la rotta (…) senza incontrare mai il sereno, battuto ogni tanto da scrosci di pioggia e da forte vento. (…) Mi abbassai sul campo di Centocelle, quando un colpo di vento più violento, quando toccavo quasi terra, mi fece piegare il velivolo che con una ruota del carrello urtò un mucchio di detriti”.
Per l’occasione le Regie Poste emettono il primo francobollo al mondo dedicato alla posta aerea, ottenuto sovrastampando l’Espresso italiano da 25 centesimi con il testo “Esperimento posta aerea / Maggio 1917 / Torino-Roma – Roma-Torino” con caratteri in nero, distribuito su tre righe.
Dopo quel volo postale del 1917 il servizio di posta aerea comincia a svilupparsi in modo significativo e tra il 1950 e il 1960 si passa da 3 a circa 5 miliardi di lettere spedite in un anno. È così che nel 1964 le Poste sperimentano nuova rete aerea, notturna, dedicata alla posta nazionale. La corrispondenza spedita ogni notte dalle varie città viene trasportata in aereo a Roma, all’aeroporto di Fiumicino. Gli aerei vi atterrano intorno alle due di notte e nell’arco di un’ora si compiono le operazioni di imbarco e sbarco della corrispondenza. Alle tre gli stessi aerei ripartono verso le città di provenienza dove la posta viene trasportata nei vari centri postali e avviata al recapito.
Nel 1967 un aereo della AerAlpi proveniente da Venezia vola su Cortina d’Ampezzo. L’avvicinamento si compie in contatto radio con una persona che dalla finestra di un ufficio dell’aeroporto guida i piloti. L’aereo, un Twin Otter canadese, atterra e si dirige verso un piccolo piazzale. Ai comandi c’è la prima donna pilota di linea in Italia. È Fiorenza de Bernardi, la figlia di quel tenente pilota Mario de Bernardi che cinquant’anni prima aveva trasportato in aereo 200 chili di posta e giornali, da Torino a Roma.
L’Archivio Storico di Poste Italiane conserva anche diversi filmati sul tema della posta aerea. In particolare il suggestivo documentario a colori “Ogni giorno, verso il sole”, in cui Poste e Alitalia mostrano orgogliose l’efficiente organizzazione logistica sviluppata. Nel 1966 a “Ogni giorno, verso il sole” viene assegnata la Coppa “Gran premio” nel corso della settima edizione del “Gran Premio Internazionale della Tecnica Cinematografica”. Nello scorrere delle immagini vediamo un pescatore che dalla sua barca nel mare di Sardegna indica la terraferma, con l’ufficio postale senza il quale non potrebbe comunicare; i furgoni che raccolgono la posta dai vari uffici per portarla all’aeroporto; assistiamo alle operazioni di carico e scarico dagli aerei e ascoltiamo le testimonianze di chi gestisce questa delicata e complessa macchina logistica, dai responsabili aeroportuali, a chi dirige le operazioni postali, per concludere con un pilota che, imbarcata la posta, riprende il suo volo.
Il 22 maggio del 1917, la posta prende il volo: il tenente pilota Mario de Bernardi vola da Torino a Roma trasportando 200 chili di posta e giornali (La Gazzetta del Popolo e La Stampa). L’aereo è un biposto, trasformato però in monoposto per lasciare spazio ai sacchi di corrispondenza. Il tempo di percorrenza dei 600 chilometri che separano le due città è di circa quattro ore. Le condizioni atmosferiche sono pessime; de Bernardi non riesce a oltrepassare la coltre di nubi ed è costretto a volare a bassa quota; come strumento di navigazione la bussola. Un volo difficile raccontato dal pilota in un articolo pubblicato dal Touring Club sulla sua rivista mensile: “soffiava un forte vento contrario, ridiscesi ad 800 metri e puntai sull’Appennino (…). Lo strato delle nubi era fitto; non vedevo la terra e mi orizzontai con la bussola”. E poi ancora: “continuai la rotta (…) senza incontrare mai il sereno, battuto ogni tanto da scrosci di pioggia e da forte vento. (…) Mi abbassai sul campo di Centocelle, quando un colpo di vento più violento, quando toccavo quasi terra, mi fece piegare il velivolo che con una ruota del carrello urtò un mucchio di detriti”.
Per l’occasione le Regie Poste emettono il primo francobollo al mondo dedicato alla posta aerea, ottenuto sovrastampando l’Espresso italiano da 25 centesimi con il testo “Esperimento posta aerea / Maggio 1917 / Torino-Roma – Roma-Torino” con caratteri in nero, distribuito su tre righe.
Dopo quel volo postale del 1917 il servizio di posta aerea comincia a svilupparsi in modo significativo e tra il 1950 e il 1960 si passa da 3 a circa 5 miliardi di lettere spedite in un anno. È così che nel 1964 le Poste sperimentano nuova rete aerea, notturna, dedicata alla posta nazionale. La corrispondenza spedita ogni notte dalle varie città viene trasportata in aereo a Roma, all’aeroporto di Fiumicino. Gli aerei vi atterrano intorno alle due di notte e nell’arco di un’ora si compiono le operazioni di imbarco e sbarco della corrispondenza. Alle tre gli stessi aerei ripartono verso le città di provenienza dove la posta viene trasportata nei vari centri postali e avviata al recapito.
Nel 1967 un aereo della AerAlpi proveniente da Venezia vola su Cortina d’Ampezzo. L’avvicinamento si compie in contatto radio con una persona che dalla finestra di un ufficio dell’aeroporto guida i piloti. L’aereo, un Twin Otter canadese, atterra e si dirige verso un piccolo piazzale. Ai comandi c’è la prima donna pilota di linea in Italia. È Fiorenza de Bernardi, la figlia di quel tenente pilota Mario de Bernardi che cinquant’anni prima aveva trasportato in aereo 200 chili di posta e giornali, da Torino a Roma.
L’Archivio Storico di Poste Italiane conserva anche diversi filmati sul tema della posta aerea. In particolare il suggestivo documentario a colori “Ogni giorno, verso il sole”, in cui Poste e Alitalia mostrano orgogliose l’efficiente organizzazione logistica sviluppata. Nel 1966 a “Ogni giorno, verso il sole” viene assegnata la Coppa “Gran premio” nel corso della settima edizione del “Gran Premio Internazionale della Tecnica Cinematografica”. Nello scorrere delle immagini vediamo un pescatore che dalla sua barca nel mare di Sardegna indica la terraferma, con l’ufficio postale senza il quale non potrebbe comunicare; i furgoni che raccolgono la posta dai vari uffici per portarla all’aeroporto; assistiamo alle operazioni di carico e scarico dagli aerei e ascoltiamo le testimonianze di chi gestisce questa delicata e complessa macchina logistica, dai responsabili aeroportuali, a chi dirige le operazioni postali, per concludere con un pilota che, imbarcata la posta, riprende il suo volo.