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Lettere dal fronte24 maggio - Corriere della Sera

24 mag 2015

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entra in guerra.
In molti sono convinti che il conflitto durerà poco e che basteranno 500.000 soldati per vincere.

La guerra invece durerà più di tre anni e mezzo e i soldati inviati al fronte saranno cinque milioni: spediranno a casa quasi due miliardi e mezzo tra lettere e cartoline, dai propri cari riceveranno un miliardo e mezzo di lettere.

Un numero impressionante se si pensa all’elevatissimo tasso di analfabetismo e alla difficoltà materiale di scrivere, non solo per le condizioni di vita in trincea, negli spostamenti, nei combattimenti, ma, più semplicemente, perché non si disponeva né di un foglio di carta né di una matita per poter scrivere. 

Un fenomeno unico nella storia della comunicazione umana per il quale fu determinante l’opera delle Poste che, insieme con l’Esercito, allestì un efficacissimo servizio di spedizione, raccolta e consegna della corrispondenza di guerra, contribuendo così allo spirito di coesione nazionale e a tenere alto il morale delle truppe.

A questo capitolo della Grande Guerra il Gruppo RCS, in collaborazione con l’Archivio Storico di Poste Italiane, ha deciso di dedicare “Lettere dal fronte”, un progetto editoriale di grande valore storiografico che documenta aspetti inediti della vita al fronte.

Il dorso è in uscita domenica 24 maggio in allegato al Corriere delle Sera: immagini rare e testimonianze dei nostri soldati dal fronte arricchite dai commenti prestigiosi delle grandi firme dello storico quotidiano.

Originali e interessanti le iniziative: dagli approfondimenti settimanali sul magazine Sette a un numero speciale di Oggi che ripercorrerà le grandi battaglie italiane della Prima Guerra Mondiale, attraverso i racconti che i soldati inviavano alle proprie famiglie; dallo story telling digitale fino alla pubblicazione di un libro celebrativo illustrato, dedicato alla corrispondenza (missive, lettere, telegrammi) inviata e ricevuta dai soldati al fronte. 

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