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Le disposizioni legislative equiparano Poste alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le attività di BancoPosta (disciplinate dal Decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2001, n. 144) siano esercitabili nel rispetto delle disposizioni applicabili del Testo Unico Bancario e del Testo Unico della Finanza che regolano l'esercizio delle stesse attività da parte di banche, SIM e altri intermediari vigilati.

In relazione alle disposizioni del TUB applicabili e tenuto conto delle specificità operative e normative, al Patrimonio BancoPosta si applicano, a norma della Circolare 285 della Banca d’Italia, le disposizioni di vigilanza prudenziale previste per le banche. Tra questi rilevano in particolare:
  • la disciplina dei fondi propri, dei requisiti patrimoniali e delle riserve di capitale;
  • le grandi esposizioni e le attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati;
  • il processo di controllo prudenziale;
  • l’informativa al pubblico.
In virtù delle disposizioni attualmente applicabili, BancoPosta rende accessibili al pubblico i documenti interni relativi ai seguenti ambiti:
  • Patrimonio BancoPosta, le cui regole di funzionamento sono esplicitate nell’ambito del Regolamento BancoPosta;
  • Informativa al pubblico – Terzo pilastro Basilea 3, con particolare riferimento agli obblighi di informativa al pubblico sugli assetti di governo societario, sulla composizione del capitale regolamentare, sull’adeguatezza patrimoniale, sull’esposizione ai rischi e sulle caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo;
  • Operatività con Parti Correlate e Soggetti Collegati, con particolare riferimento agli adempimenti del Patrimonio BancoPosta sia in qualità di intermediario vigilato da Banca d’Italia sia quale funzione di Poste Italiane soggetta agli obblighi Consob a conclusione del processo di quotazione.
Con delibera dell’Assemblea straordinaria di Poste Italiane S.p.A. - tenutasi in data 14 aprile 2011 - è stato costituito il patrimonio destinato all’esercizio dell’attività di BancoPosta come disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2001 n° 144.
Il patrimonio è stato costituito ai fini dell'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale di Banca d'Italia e a garanzia delle obbligazioni assunte nell'esercizio dell'attività di BancoPosta.
Le regole di organizzazione, gestione e controllo che disciplinano il funzionamento del Patrimonio BancoPosta sono contenute nel Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato dall’assemblea di Poste Italiane del 14 aprile 2011 e successivamente modificato dall’assemblea straordinaria del 29 maggio 2018.

A BancoPosta sono applicabili le disposizioni in materia di “informativa al pubblico” disciplinate dalla Circolare 285 “Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”.

Il documento “Terzo Pilastro di Basilea 3 – Informativa al Pubblico”, indirizzato al mercato, ha lo scopo di integrare i requisiti patrimoniali minimi (Primo Pilastro) ed il processo di controllo prudenziale (Secondo Pilastro), rafforzando la disciplina di mercato attraverso l’introduzione di un insieme di requisiti di trasparenza informativa che consentano agli operatori di disporre di informazioni fondamentali sul profilo di rischio degli enti e sulle misure di identificazione, misurazione e gestione dei rischi.

La materia è direttamente regolata dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR - Capital Requirement Regulation) e dalle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione o di attuazione emanate dalla Commissione Europea per disciplinare materie specifiche.

Al Patrimonio BancoPosta sono applicabili le disposizioni in materia di “Attività di rischio e conflitti d’interesse nei confronti dei Soggetti Collegati”, disciplinate dalla Circolare di Banca d'Italia n.285/2013 e s.m.i., “Disposizioni di vigilanza per le banche”, Parte Terza, Capitolo 11, “Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati”, applicabile a Poste Italiane, ad esclusione della sezione II “Limiti alle attività di rischio”, con riferimento alle operazioni eseguite da BancoPosta con Soggetti Collegati a Poste, ai sensi della Parte quarta, Capitolo 1 “Bancoposta” della medesima Circolare.

BancoPosta, in quanto funzione di Poste Italiane, è anche sottoposta al rispetto degli obblighi Consob in capo a Poste Italiane a far data dall’inizio della negoziazione delle azioni di Poste Italiane sul mercato telematico azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Il documento Linea Guida "Gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati” risponde, pertanto, ai requisiti previsti dal Regolamento Consob e dalle Disposizioni di Vigilanza Banca d’Italia ed ha la finalità di definire il processo di gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati poste in essere da Poste Italiane, illustrando, tra gli altri, gli obblighi specifici da rispettare nell’esercizio delle attività del Patrimonio BancoPosta.



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