Perché
I rapporti tra consumatori e sistema assicurativo, previdenziale, creditizio e finanziario si basano quasi sempre sul futuro. Chiedere un prestito, investire o assicurarsi significa, in pratica, prendere un impegno oggi per ottenere un esito in un tempo futuro. Che questo esito sia la copertura di un rischio o una prestazione finanziaria differita poco importa: in ogni caso, noi ci assumiamo un impegno certo, verso una prestazione talora incerta. Come limitare i rischi connessi a questo tipo di operazioni?I contratti servono a questo, a proteggere la parte più debole (noi) vincolando chi ha le spalle più larghe (le imprese) a dover rispettare quanto pattuito.
Ogni settore, tuttavia, ha proprie forme contrattuali: i contratti assicurativi differiscono da quelli finanziari e questi da quelli creditizi o assicurativi.
Vediamo, in breve, cosa li caratterizza.
Cosa
I contratti assicurativiI contratti assicurativi sanciscono gli obblighi reciproci, definiscono premi e prestazioni, consentono l’esercizio di opzioni, stabiliscono per cosa ci stiamo assicurando. I contratti assicurativi tra le imprese e i consumatori distinguono tre figure principali: il contraente, l’assicurato ed il beneficiario. Il contraente è chi paga i premi, l’assicurato è la persona sulla quale viene misurato il rischio e il beneficiario è chi si verrà pagata la prestazione pattuita se si verifica il rischio assicurato.
Ad esempio, nel caso di assicurazioni per invalidità io posso pagare premi per assicurarmi e far sì che se mi accade qualcosa riceva la somma pattuita o, diversamente, potrei pagare premi per assicurare un genitore per lo stesso rischio, così che riceva quanto concordato.
La scelta delle figure è pertanto cruciale, e va fatta con cura.
Importante poi, in un contratto, verificare la durata, la possibilità di gestire eccezioni (interrompere, ridurre, aumentare gli impegni) e, soprattutto, cosa è assicurato e cosa no. I contratti, infatti, sono chiamati a specificare le esclusioni evidenziando non solo cosa è coperto ma cosa non lo è.
È bene inoltre verificare se, prima della sottoscrizione di un contratto, il consumatore abbia ricevuto la documentazione precontrattuale prevista dalle norme, che comprende KID e DIP.
KID è l’acronimo di Key Information Document, un documento di base che contiene le informazioni chiave sui prodotti vita di investimento assicurativo, i prodotti che hanno anche un contenuto finanziario.
Il DIP è il Documento Informativo Precontrattuale, e contiene informazioni essenziali sul prodotto, quali, ad esempio, quelle sulla tipologia di rischio assicurato, sulle principali esclusioni e sui limiti della copertura assicurativa, sulle modalità di pagamento del premio, sui reciproci obblighi contrattuali del cliente, la durata della copertura ecc.
Con le informazioni precontrattuali e l’esercizio consapevole delle scelte previste dai contratti, il consumatore dovrebbe sentirsi fortemente tutelato.
I contratti previdenziali
L’adesione ad una forma di previdenza complementare varia in funzione del tipo di accordo, che può essere collettivo o individuale. Nel caso di adesione a forme individuali, i contratti stabiliscono i versamenti, le modalità di gestione finanziaria e come il montante finale verrà convertito in rendita vitalizia. Il contraente (chi paga) di norma è chiamato a decidere la misura del proprio versamento, in quale linea di investimento intende destinare i propri denari e chi sono i beneficiari di una eventuale prestazione caso morte in caso di premorienza.
Se si aderisce ad una forma previdenziale collettiva (fondo pensione di categoria o fondo pensione aperto sottoscritto dalla propria azienda o associazione), il contratto può specificare anche forma e modalità di versamento aggiuntivo a carico del datore di lavoro.
I contratti finanziari
I contratti finanziari sono finalizzati al trasferimento di denaro nello spazio, attraverso assegni e carte di credito, e nel tempo, attraverso depositi bancari, azioni, mutui, obbligazioni, ecc. e possono essere:
- bilaterali,
- multilaterali
- derivati.
I contratti multilaterali sono invece detti di mercato. Sono stipulati tra una controparte e una pluralità di soggetti. Questi contratti sono standardizzati e quindi ne permettono la negoziazione. Le obbligazioni, le azioni, le quote di fondi comuni di investimento ne sono un esempio.
I contratti derivati, sono così chiamati perché il loro valore dipende da altre operazioni o variabili finanziarie. Un derivato è quindi un contratto finanziario che dipende dalle quotazioni di un altro contratto finanziario. Questo genere di contratti risultano particolarmente complessi e pertanto sono destinati ad una clientela molto preparata ed in grado di valutarne i rischi.
Un intermediario ha l’obbligo di illustrare i rischi dell’operazione (profilo attivo) e di raccogliere dal cliente le informazioni utili a valutare l’adeguatezza dell’operazione offerta o richiesta, dal cliente (profilo passivo). Se l’intermediario ritiene una operazione inadeguata per quel cliente, si deve astenere dall’eseguirla.
Ogni contratto finanziario costituisce uno o più strumenti finanziari e possiede caratteristiche molto diverse (ad esempio diritti e doveri, rischi, costi, attese di rendimento); ecco perché si consiglia sempre di leggere attentamente i moduli di sottoscrizione e se non si comprendono, bisogna astenersi dal sottoscrivere il contratto.
I contratti devono essere redatti sempre in forma scritta, (con la sola eccezione di operazioni e servizi effettuati in esecuzione di contratti già redatti per iscritto, o di operazioni e servizi prestati in via occasionale, per esempio acquisto e vendita di valuta estera o emissione di assegni circolari). Una copia del contratto deve sempre essere consegnata al cliente e, qualora il contratto non sia redatto in forma scritta, è nullo.
I contratti creditizi
I contratti creditizi devono riportare, oltre alle condizioni generali applicate, anche il tasso d’interesse, le commissioni, tutte le voci di spese a carico del cliente e i tempi di decorrenza delle valute applicati.
Nel caso di contratti a tempo indeterminato, è previsto che il cliente possa recedere in ogni momento, senza penalità e senza spese.
Per i contratti di credito immobiliare e di credito ai consumatori, oltre ai contenuti del contratto, il regolatore fornisce precise indicazioni riguardo la documentazione precontrattuale che deve essere consegnata al cliente, o messa a sua disposizione. Come ulteriore garanzia per il cliente, inoltre, sono previsti un periodo “di riflessione” (per i mutui) o di recesso (per i prestiti). È richiesto, poi, che l’intermediario o il finanziatore forniscano tutte le informazioni personalizzate per permettere al cliente di confrontare diverse offerte.
Come
Nel corso degli anni, i contratti si sono sempre più semplificati, hanno posto particolare attenzione alla comunicazione trasparente e prevedono forme di tutela per i consumatori, basate sul fatto che c’è una ovvia asimmetria di conoscenze tra chi predispone i contratti e chi deve aderirvi.Le forme di controllo sono molto approfondite, e grazie alle indicazioni degli enti regolatori, si registra inoltre una discreta uniformità tra forme contrattuali, per facilitare la comprensione di quanto si sta facendo.
Ci sentiremmo, pertanto, di dare due soli consigli: il primo è quello di esercitare con cura le opzioni e le scelte previste dai contratti, chiedendo ai propri consulenti di avere chiari i pro e i contro di ogni alternativa. Il secondo consiglio è di non firmare mai qualcosa che non si capisce. In fondo, il vero oggetto dei contratti sono la vostra sicurezza e la vostra qualità di vita futura. Due cose che possono giustificare qualche minuto in più di attenzione.