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Poste Italiane: procedimento antitrust su input di Soluzioni srlPoste Italiane, in riferimento alle notizie media apparse ieri “a mercati aperti” in merito al procedimento avviato in data 20 marzo dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per un presunto abuso di dipendenza economica che Poste Italiane avrebbe perpetrato nel 2016 e nel 2017 ai danni della società Soluzioni s.r.l., precisa che l’istruttoria avviata dall’Antitrust su input di Soluzioni sorprende nel merito e nella forma, considerato che da oltre due anni è pendente dinanzi al Tribunale Civile di Roma un’azione per le medesime condotte, contestando proprio un presunto abuso di dipendenza economica.

Roma, 7 apr 2020 09:24

Poste Italiane, in riferimento alle notizie media apparse ieri “a mercati aperti” in merito al procedimento avviato in data 20 marzo dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per un presunto abuso di dipendenza economica che Poste Italiane avrebbe perpetrato nel 2016 e nel 2017 ai danni della società Soluzioni s.r.l., precisa che l’istruttoria avviata dall’Antitrust su input di Soluzioni sorprende nel merito e nella forma, considerato che da oltre due anni è pendente dinanzi al Tribunale Civile di Roma un’azione per le medesime condotte, contestando proprio un presunto abuso di dipendenza economica. Il contenzioso pende dinanzi al Tribunale Civile di Roma, con udienza fissata, peraltro, al prossimo mese di giugno.
 
Appare dunque davvero sorprendente che Soluzioni si sia rivolta all’Autorità Antitrust per vedere riconosciute le medesime pretese ancora oggetto del contenzioso civile, non ravvisandosi, peraltro, ulteriori esigenze di tutela della concorrenza, oltre alla mera difesa della posizione dell’impresa segnalante, soprattutto trascorsi oltre tre anni dalla cessazione dei fatti contestati.
 
Per correttezza di informazione, con riferimento alle presunte “clausole contrattuali ingiustificatamente gravose”, Poste rappresenta che i contratti con la società non prevedevano alcun divieto di concorrenza, né clausole “gravose” o di esclusiva; tant’è che la società ha sempre operato in concorrenza con Poste, anche in partnership con altri operatori postali di rilievo nazionale.
 
Infine si precisa altresì che l’interruzione del rapporto contrattuale tra Poste Italiane e la società è da ricondursi esclusivamente all'aggiudicazione, nel 2017, di una gara a evidenza pubblica assegnata ad altro operatore alle medesime condizioni di erogazione del servizio senza impugnativa da parte di chicchessia a conferma della piena correttezza delle clausole previste nel bando.
 
Poste Italiane assumerà quale società quotata ogni iniziativa a tutela delle proprie ragioni e dei propri azionisti in ogni sede.
 
 
 
Per maggiori informazioni
 
Poste Italiane – Media Relations
Mail: ufficiostampa@posteitaliane.it

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