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La transizione verso la carbon neutrality: la strategia di Poste Italiane

 
99% dell’energia elettrica acquistata dal Gruppo proviene da fonti 100% rinnovabili, certificate Garanzia di Origine  
23,9 milioni di euro investiti in progetti per ridurre le emissioni 
44,4% della flotta costituita da veicoli green
-10% riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2 ottenuta grazie alle iniziative di efficientamento degli immobili
 

 
La transizione verso la carbon neutrality: la strategia di Poste Italiane. Obiettivi 2021-25; 2025; 2030
 
Poste Italiane è consapevole dei rischi che il cambiamento climatico può comportare per le proprie attività di business e ritiene pertanto importante identificare i potenziali impatti economici derivanti dalle mutazioni climatiche. L’estesa presenza sul territorio e l’impatto derivante dalle proprie attività impongono all’Azienda di adottare un approccio responsabile al fine di diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell’economia e dell’intero Paese. In questo senso, infatti, in coerenza con l’adesione all’Accordo di Parigi e al New Green Deal, si è impegnata a ridurre le proprie emissioni del 30% entro il 2025 e si è posta l’ambizioso obiettivo di dare il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall’Unione Europea.
Obiettivo dell’Azienda è inoltre quello di diffondere una cultura di tutela dell’ambiente e di incentivare comportamenti consapevoli nell’uso dell’energia, delle risorse idriche e nella gestione dei rifiuti. L’attenzione riservata nei confronti delle tematiche ambientali è condivisa con tutti gli stakeholder di Poste Italiane attraverso la Politica di Sostenibilità Ambientale. Nello specifico, l’impegno del Gruppo si concretizza nella decarbonizzazione degli immobili e della logistica, attuando una serie di iniziative volte a ridurre il potenziale impatto negativo sull’ambiente.

Infine, il Gruppo Poste Italiane dimostra un impegno concreto nell’allinearsi agli obiettivi climatici europei e internazionali, includendo tale approccio nella gestione delle iniziative di coinvolgimento con i decisori politici e le organizzazioni di categoria. Per maggiori informazioni si rimanda al documento di approfondimento


 
In coerenza con gli anni precedenti, nel 2023 Poste Italiane ha continuato ad implementare iniziative di sostenibilità, con particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla flotta aziendale. A tal riguardo, è già operativa una flotta di 14.189 veicoli ad alimentazione alternativa, tra cui elettrici, a metano e GPL.
Il Piano di Rinnovo della flotta, inizialmente avviato nel 2019 con l’obiettivo di sostituire l’intero parco veicoli destinato alla consegna di prodotti postali con mezzi green, è proseguito nel 2023 attraverso una serie di misure volute per ridurre i consumi energetici, le emissioni atmosferiche, migliorare la sicurezza e aumentare la capacità di carico per la consegna. Parallelamente all’incremento dei livelli di sicurezza attraverso la sostituzione dei mezzi a due ruote con mezzi a tre e quattro ruote, sono stati potenziati i veicoli ad alimentazione elettrica, al fine di promuovere una “mobilità ecologica”. Per migliorare l’organizzazione del carico di consegna, Poste Italiane ha introdotto veicoli più capienti e funzionali alle esigenze di trasporto e consegna dei pacchi, implementando nuovi allestimenti.

I nuovi veicoli garantiranno:
  • una riduzione dei consumi energetici;
  • minori emissioni in atmosfera;
  • una maggiore sicurezza;
  • una maggiore capacità di carico per la consegna.

Green Postal Day 2023

Poste Italiane ha preso parte alla quinta edizione del “Green Postal Day”, quest’anno coincidente con la giornata internazionale dello Zero Emissions Day. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con PostEurop per valorizzare il contributo degli operatori postali alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla lotta globale contro i cambiamenti climatici. Poste Italiane è infatti impegnata, insieme ai grandi player della logistica, per lo sviluppo di un’economia e una società più sostenibili, attraverso consegne a emissioni di anidride carbonica sempre minori. Il 2023 ha segnato l’impegno da parte del Gruppo a convertire il 50% della flotta aziendale attualmente in uso con veicoli che utilizzano carburanti provenienti da fonti sostenibili entro il 2030. Tale iniziativa contribuisce al raggiungimento degli obiettivi che rientrano nel Piano Strategico 2024-2028.

L’iniziativa promossa dal settore postale sottolinea l’importanza della collaborazione nell’ottica di scambiare le best practice e stimolare le singole aziende a superare i propri obiettivi iniziali. L’utilizzo di un sistema di misurazione comune ha anche favorito la trasparenza e guidato le scelte in materia di sostenibilità.


Poste Italiane in campo per la costruzione di piani di investimento green

I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l’obiettivo di mitigare eventuali rischi. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, anche quest’anno superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento. 


Climate Action 100+

Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l’esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l’investimento in settori sensibili, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrato a far parte di Climate Action 100+, un’iniziativa di engagement collaborativo internazionale per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change.
 

Poste Italiane partecipa alla "Giornata della Terra"

In continuità con gli scorsi anni, il Gruppo ha partecipato alla consueta celebrazione della Giornata della Terra, la più importante ricorrenza mondiale nel rispetto della tutela dell’ambiente, istituita dall’ONU nel 1970. Nel 2023, la 53esima edizione dell’evento è stata incentrata al sostenimento di eventi finalizzati alla conoscenza di buone pratiche in un’ottica di sostenibilità ambientale, con uno spirito di collaborazione tra cittadini e governi di tutto il mondo. A chiusura della giornata è stato pubblicato un vademecum con 52 consigli per ridurre il proprio impatto ambientale.

In aggiunta, Poste Italiane ha preso parte, per il quinto anno consecutivo, al Green Postal Day, un evento promosso dall’International Post Corporation in collaborazione con PostEurop. Tale iniziativa mira ad evidenziare i successi ambientali e commerciali conseguiti dall’industria postale mediante una collaborazione all’interno del settore finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2. Con la partecipazione a questo evento, l’Azienda rafforza la validità della propria strategia aziendale, volta all’integrazione della sostenibilità in tutte le aree di business del Gruppo, con l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030.

 
Poste Italiane analizza, tra gli altri, i rischi collegati al climate change anche in relazione al lungo periodo. In particolare, il modello di risk management adottato dal Gruppo, considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business di Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima (impatto diretto). Il processo di identificazione e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale si estende anche alle controparti, impattando i processi di approvvigionamento e le eventuali operazioni di finanza straordinaria, prevedendo, tra l’altro, l’identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso un’analisi multidimensionale che prende in considerazione parametri, quali:
 
  • possesso di certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni energetiche;
  • adozione di sistemi di gestione ambientale;
  • standard etici di comportamento;
  • Criteri Ambientali Minimi (CAM).
 

La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità “climate-related” è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti periodicamente nell’ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all’attenzione dell’Azienda eventuali rischi percepiti.

Poste Italiane ha ritenuto necessario includere e gestire i rischi emergenti all’interno dei processi di risk management, data la rilevanza degli stessi. I rischi emergenti considerati consistono in eventi esogeni con caratteristiche disruptive che possono influenzare il modello di business su un orizzonte temporale di lungo periodo (fino a 20 anni) e che rappresentano potenziali fattori di cambiamento per il settore e il contesto di riferimento in cui operano le organizzazioni. Solitamente, i rischi emergenti sono caratterizzati da elementi, quali: 
  • incertezza e visibilità: assenza di dati per analizzare il fenomeno e difficoltà nel reperire competenze, conoscenza e consapevolezza in merito agli effetti potenziali che questi hanno sul proprio modello di business;
  • timing dei mutamenti: i mutamenti derivano da cambiamenti radicali del contesto esterno di riferimento (socio-ambientale, legislativo, tecnologico, abitudini, ecc.) che alterano i processi sotto diversi punti di vista, in modo distruttivo e non prevedibile;
  • complessità gestionale: complessità crescente delle modalità di gestione, relativa all’assenza di azioni di risposta immediate agli eventi derivanti da fattori esogeni fortemente interconnessi e con forti dipendenze sistemiche ed accelerazioni temporali.
Il mancato adeguamento a questi trend comporta la perdita di opportunità di business, riduzione dei ricavi, ricadute quali-quantitative in termini di mix dei propri dipendenti, sanzioni da parte delle Autorità di regolamentazione e controllo. Le tabelle che seguono sintetizzano, per ciascun rischio emergente, i trend provenienti da fattori esogeni, i potenziali impatti significativi per l’Azienda (attraverso l’indicazione delle SBU, delle categorie di rischio, dei pilastri di sostenibilità e dei capitali finanziari e non potenzialmente impattati, nonché attraverso la declinazione dei principali impatti negativi e le opportunità) e le principali modalità di gestione.
 
 
La gestione dei rischi emergenti: Planet, People; Prosperity, Principle of Government
 
 
  • Cambiamenti demografici e sociali 
Cambiamenti relativi alla dimensione, alla crescita e alla composizione demografica e sociale (ad esempio aumento della longevità unito al basso tasso di natalità) con conseguente modifica sfavorevole della distribuzione generazionale e delle esigenze della clientela di Poste Italiane.
  • Evoluzione della regolamentazione
Inasprimento della normativa di riferimento applicabile al business, con particolare riferimento alle variabili ambientali.
  • Pandemia e malattie infettive
Effetti negativi sul business di Poste Italiane derivanti dalla diffusione di pandemie a livello globale.
  • Innovazioni tecnologiche
Conseguenze avverse per persone, imprese ed ecosistemi, dovute allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative (es. e-substitution, disuguaglianze digitali, concentrazione del mercato digitale, etc.).
  • Cyber risk
Rischio di incorrere in perdite economico/finanziarie e/o danni reputazionali in seguito al verificarsi eventi accidentali o di azioni dolose inerenti alla sicurezza del sistema informatico (hardware, software, banche dati, dati sensibili, etc.) anche in considerazione del costante incremento dell'utilizzo di sistemi informatici e degli avanzamenti tecnologici nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale.
  • Climate change
Possibili impatti negativi che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business e sulla reputazione di Poste Italiane.
  • Evoluzione del sistema dei pagamenti
Modifica sfavorevole a Poste Italiane dei comportamenti di acquisto dei consumatori in relazione agli strumenti di pagamento da utilizzare (es. criptovalute, fintech, etc.) anche a causa dell'introduzione di nuove modalità di pagamento.
  • Rivoluzione della mobilità
Necessità di rivedere i modelli di business e le operazioni di recapito a causa dell'introduzione di nuovi modelli di mobilità, evoluzione tecnologica dei veicoli, sharing mobility.
  • Modifica delle scelte di acquisto e di investimento dei consumatori in funzione dello scenario macroeconomico
Cambiamenti delle abitudini di acquisto dei consumatori in funzione dello scenario macro-economico nonché delle esigenze e delle aspettative della clientela.
  • Instabilità geopolitica
Possibili impatti negativi sul business di Poste Italiane dovuti a tensioni geopolitiche e conflitti internazionali e alle relative escalation.
  • Evoluzione della sanità e del well-being
La crescita dell’attenzione verso forme di tutela e protezione della salute in seguito alla pandemia con possibili conseguenze sull’attività assicurativa svolta dal Gruppo Poste, oltre che internamente verso i propri dipendenti.
  • Intelligenza artificiale e automazione dei processi
L’IA sta sta velocemente impattando, tra gli altri, i processi logistici, finanziari e di customer experience del mercato in generale nonché di Poste Italiane. In questo contesto è fondamentale considerare anche le conseguenze negative e le implicazioni etiche, come il rischio di aumento della disoccupazione, i rischi per la privacy degli utenti e reputazionali associati all’utilizzo di assistenti digitali.
 
In conformità con le principali evoluzioni normative e in risposta alle crescenti richieste della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, Poste Italiane fornisce informazioni riguardanti il cambiamento climatico seguendo i settori definiti dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD): Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi. La TCFD, istituita nel 2015 dal Financial Stability Board (FSB), ha pubblicato una serie di raccomandazioni al fine di assistere le società nella rendicontazione delle informazioni sui rischi e le opportunità che il cambiamento climatico può comportare per le performance aziendali, in modo trasparente e completo.
Climate Change e Business: Governance; Strategy; Risk Management; Metrics and objectives
Al fine di classificare i rischi legati al cambiamento climatico, Poste Italiane prende in considerazione diversi driver – riconducibili a due macro-ambiti (rischi di transizione e rischi fisici). A fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, il Gruppo, oltre a definire le opportunità collegate, prevede delle specifiche azioni di mitigazione. Nel processo di valutazione dei rischi, Poste Italiane ha definito un perimetro che prende in considerazione non solo le attività dirette, ma anche le operazioni downstream e upstream, includendo in ultimo i clienti, in quanto principali beneficiari dei prodotti del Gruppo.

La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità “climate-related” è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti periodicamente nell’ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all’attenzione dell’Azienda eventuali rischi percepiti.

I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l’obiettivo di mitigare eventuali rischi. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento.

Nell’ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di Sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l’integrazione di principi ESG nei processi di investimento, attraverso investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (“SDGs”) (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie “Green”, “Social” e “Sustainable” in linea con gli standard e i principi definiti.

Poste Italiane, in accordo con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, rendiconta le informazioni riguardanti il cambiamento climatico sulla base degli ambiti definiti dalla TCFD: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.
 
 
1. EVOLUZIONE NORMATIVA (1)
 
 
RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
Inasprimento della normativa in considerazione degli obiettivi legati al cambiamento climatico

Orizzonte temporale: Medio Termine 
 
Pilastri impattati
 
Integrità e trasparenza
 
Lavorare con integrità e trasparenza.
 
 
 
 
 
Impatti negativi:
 
  • Risposta non tempestiva alle richieste dei regolatori in materia ambientale, anche in considerazione della complessità ed eterogeneità operativa del Gruppo Poste Italiane
  • Potenziali sanzioni a seguito di mancati adeguamenti alle normative applicabili
  • Crescente impatto della mancata conformità alle norme sul rischio reputazionale, anche in considerazione del ruolo economico e sociale di Poste Italiane sul territorio
 
Nell’ambito del processo di Compliance Integrata, Poste Italiane esegue un monitoraggio nel continuo della normativa esterna rilevante per il Gruppo e nella traduzione dell’insieme dei principi normativi nel corpo di regole necessarie a garantirne l’applicazione. L’inventario di tutte le normative rilevanti per il Gruppo è gestito in modo integrato sulla piattaforma GRC dedicata.  

Poste Italiane, inoltre, partecipa ai tavoli tecnici e di lavoro sull’evoluzione normativa, al fine di assicurare l’analisi dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento, garantendone il corretto recepimento, nonché rappresentare presso gli organismi nazionali e internazionali la posizione aziendale su tali tematiche, al fine di sostenere il business del Gruppo.
 
Capitali impattati:
 
  Umano
 
 
  Intellettuale
 
 
  Finanziario
Opportunità:
 
  • Potenziali evoluzioni normative a beneficio del business
 
  • Maggiore tempestività rispetto ai competitor nell’adeguamento a normative complesse
 
 

(1) Nell'ambito del rischio di evoluzione normativa, il Gruppo identifica e valuta i rischi legati sia alla normativa attualmente in vigore che ai possibili sviluppi futuri.
 

2. EVOLUZIONE DEL MERCATO
 
RISCHIO
POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO

Evoluzione della domanda di mercato, sempre più attento alle tematiche ambientali, che richiede adeguamenti sostanziali dei servizi e prodotti offerti dal Gruppo
 
Orizzonte temporale: Lungo Termine
 
Pilastri impattati
Finanza Sostenibile
Integrazione ESG nelle politiche di investimento;
Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione.
 
 
Capitali impattati:
  Umano
  Intellettuale
  Finanziario
  Socio-relazionale
  Naturale
 
Impatti negativi:
  • Inadeguatezza dei prodotti e servizi offerti rispetto alle richieste dei clienti, investitori e altri stakeholder, sempre più guidate dalle tematiche di Sostenibilità
Poste Italiane è impegnata attivamente nello sviluppo di prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano conto dei criteri ESG (es. investimenti, assicurazioni) al fine di garantire un’offerta sempre più ampia di prodotti e servizi che integrano elevati standard etici e criteri ambientali. 
I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l’obiettivo di mitigare eventuali rischi. Un esempio è rappresentato dallo sviluppo di soluzioni assicurative che incentivano, da un lato, l’adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall’altro, contribuiscono a mitigare i rischi ESG. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento.
Inoltre, a partire dal 2022 il Gruppo è entrato nel mercato dell’energia con un’offerta 100% green nella luce e 100% compensata in termini CO2 per il gas. Nell’ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di Sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l’integrazione di principi ESG nei processi di investimento, attraverso investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (“SDGs”) (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie “Green”, “Social” e “Sustainable” in linea con gli standard e i principi definiti dall’International Capital Market Association).
Opportunità:
  • Aumento delle opportunità di business dovuto alle variazioni nei bisogni dei consumatori (es. sviluppo di servizi a basse emissioni; sviluppo di prodotti d’investimento e di prodotti assicurativi per l’adattamento al clima)
  • Lancio di prodotti che incentivino la prevenzione e comportamenti responsabili (es. soluzioni di investimento etiche)
  • Reindirizzamento/creazione di nuove aree di business
  • Possibile accesso a nuovi mercati e nuovi segmenti di clientela che necessitano di copertura assicurativa
  • Investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (“SDGs”) diffusi a livello internazionale dalle Nazioni Unite
 
3. EVOLUZIONE TECNOLOGICA E INNOVAZIONE 
 
RISCHIO
POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
Mancato adeguamento del proprio modello di business in linea con le evoluzioni tecnologiche necessarie per contenere il fenomeno legato al cambiamento climatico
 
 
Orizzonte temporale: Lungo Termine
 
Pilastri impattati
Transizione green
Impatti ambientali della logistica
Valore al territorio
Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio
Innovazione
Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi.
Customer experience 
Qualità e Customer experience.
Cybersecurity, Sicurezza informatica e Privacy
 
Capitali impattati:
Intellettuale
Finanziario
Fisico-strutturale
Socio-relazionale
Naturale
 
Impatti negativi:
  • Limitata disponibilità di mezzi “green” adeguati all’espletamento delle attività logistiche e di recapito di Poste Italiane
  • Utilizzo di mezzi inquinanti che possono avere impatti negativi sull’ambiente e sulla reputazione di Poste Italiane
  • Investimenti in soluzioni innovative che tuttavia possono avere impatti negativi sull’ambiente, in termini di emissioni inquinanti e consumi energetici
     
 
Opportunità:
  • Gestione più snella ed efficiente delle operations
  • Diminuzione di consumi energetici totali del Gruppo da fonti non rinnovabili (es. combustibili fossili)
  • Abbattimento delle emissioni connesse all’utilizzo dei mezzi che compongono la flotta aziendale
  • Riduzione dei costi
Il sostegno di Poste Italiane nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è guidato dall’impegno a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale generato dalle proprie attività, raggiungendo gli obiettivi di Carbon Neutrality entro il 2030. In quest’ottica, a partire dal 2019, il Gruppo ha implementato un Piano di Rinnovo della flotta che prevede la sostituzione dell’intero parco veicoli impiegati per il recapito dei prodotti postali con mezzi “green”.

I risultati di questa politica sono evidenti, in quanto l’Azienda è passata dall’11% di mezzi green del 2016 al 44,4% del 2023, con l’obiettivo di sostituire l’intera flotta aziendale con mezzi a basse emissioni entro il 2024. 

Poste Italiane ha inoltre ampliato la rosa dei servizi offerti grazie all’ingresso nel settore energetico, con un prodotto 100% green, prodotto esclusivamente in Italia da fonti rinnovabili e certificata tramite garanzie d’origine. Questo progetto permette al Gruppo di correlare le tematiche legate alla transizione green con quelle di innovazione e digitalizzazione, rappresentando al contempo una grande opportunità di sviluppo sostenibile a livello nazionale.

Infine, nell’ambito del nuovo Progetto Polis, è prevista la realizzazione presso gli Uffici Postali di interventi improntati alla sostenibilità ambientale e alla crescita sociale delle comunità. In particolare, è prevista l’installazione di 5.000 mila colonnine di ricarica per veicoli elettrici, di 1.000 impianti fotovoltaici che contribuiranno all’abbattimento delle emissioni di CO2, 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere, e di 4.800 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Inoltre, fornendo la possibilità di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione da uno Sportello Unico e attraverso la realizzazione di spazi di co-working, verranno ridotti gli spostamenti dei cittadini e il conseguente congestionamento di strade e uffici pubblici, permettendo la riduzione delle emissioni di CO2. Al 29 febbraio 2024 si registrano 1.190 Uffici Postali nei comuni con meno di 15.000 abitanti e 31 spazi di co-working realizzati.

 
4. REPUTAZIONE
 
RISCHIO
POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
 
Attività svolte dalla Società o da controparti che possono avere impatti negativi sul clima con conseguenti danni sulla reputazione
 
Orizzonte temporale: Lungo Termine
 
Pilastri impattati
Integrità e trasparenza
Lavorare con integrità e trasparenza
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
 
Valore al territorio
Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio
Dialogo e trasparenza con le istituzioni
Transizione green
Impatti ambientali degli immobili.
 
Capitali impattati:
Umano
Intellettuale
Finanziario
Fisico-strutturale
Socio-relazionale
Naturale
 
Impatti negativi:
  • Investimenti che possono avere impatti negativi sull’ambiente
  • Utilizzo di fornitori che forniscono beni/servizi con impatti negativi sull’ambiente
  • Focalizzazione dell’attenzione sullo sviluppo della pandemia, con impatti reputazionali dovuti alla riduzione dell’impegno su tematiche ambientali
 
Opportunità:
  • Adesione ad iniziative internazionali legate ad aspetti inerenti al cambiamento climatico
  • Maggiore reattività rispetto ai competitor nel mantenere alta l'attenzione verso le tematiche ambientali pur nel contesto segnato dalla pandemia
Nell’ambito del modello di risk management, il Gruppo considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business di Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli che le attività dell’Azienda possono avere sul
clima (impatto diretto). Il processo di identificazione e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale si estende anche alle controparti (fornitori, business partner, altre società), impattando i processi di approvvigionamento e le eventuali
operazioni di finanza straordinaria, prevedendo, tra l’altro, l’identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso un’analisi multidimensionale che prende in considerazione parametri, quali: possesso di certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni energetiche e adozione di sistemi di gestione ambientale, standard etici di comportamento e Criteri Ambientali Minimi (CAM).

La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità “climate-related” è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder che sono periodicamente coinvolti nell’ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste
Italiane. Viene inoltre messo a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all’attenzione dell’Azienda eventuali rischi percepiti.

Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l’esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l’investimento in settori sensibili,
attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrato a far parte di Climate Action 100+, un’iniziativa di engagement collaborativo internazionale per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change. Inoltre, le Società sopra citate prendono in considerazione i principali effetti negativi (Principal Adverse Impacts – PAI) sui fattori di sostenibilità arrecati dalle decisioni di investimento e nel corso del 2023 hanno sviluppato un primo approccio per il monitoraggio e la gestione dei PAI, sia a livello entity che di singolo prodotto di investimento, in conformità con i requisiti normativi e la regolamentazione interna esistente, finalizzato all’individuazione delle eventuali azioni di mitigazione degli impatti negativi da mettere in atto.
Poste Italiane è orientata al perseguimento dello sviluppo sostenibile continuando ad investire in progetti volti al rafforzamento delle iniziative in ambito ESG. Al fine di ridurre gli impatti diretti che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima, l’Azienda sta costantemente avanzando nel ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili
fossili (es. energia solare da pannelli fotovoltaici sugli immobili) e nella riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon e utilizzo dpi led), anche al fine di fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzo dell’energia. Tra gli altri, Poste Italiane, in coerenza con l’adesione all’Accordo di Parigi e al New Green Deal, si è posta l’ambizioso obiettivo di dare il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall’Unione Europea.

Per quanto riguarda la valutazione dei rischi fisici, la Governance di Poste Italiane dedicata ai rischi e alla sostenibilità, in linea con quanto sviluppato dall’IPCC su scala mondiale in materia di proiezioni climatiche, ha aggiornato la propria metodologia di valutazione del rischio climatico e idrico per avere un quadro chiaro sul rischio e sulla valutazione dei potenziali rischi fisici e delle possibili opportunità. In tal senso, l’Azienda ha condotto una valutazione puntuale, includendo nell’analisi tutti i siti produttivi e di smistamento del Gruppo situati in diverse aree d’Italia.

Nello specifico, Poste Italiane, a seguito di un ampio processo di analisi che ha previsto la valutazione dei principali Percorsi Rappresentativi di Concentrazione (Representative Concentration Pathways, RCP) di gas serra, e la coerenza di tali percorsi con la durata dei beni e delle attività, ha individuato e scelto due scenari: RCP 2.6 e RCP 8.5. Il Gruppo seleziona l’RCP 2.6 come scenario di riferimento, in linea con la natura ambiziosa delle attività di mitigazione dei rischi previste dal Piano Industriale relativamente al panorama identificato dall’IPCC. Lo scenario RCP 2.6 prevede un picco delle emissioni in una fase iniziale, seguito da una successiva diminuzione causata dalla rimozione attiva dell'anidride carbonica all’interno dell’atmosfera. L’RCP 2.6 è anche conosciuto come RCP 3PD, in relazione al picco di metà secolo di ~3W/ m² a cui seguirà un declino significativo. Con l’obiettivo di azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2100, questo scenario si avvale di un massiccio intervento in tema di regolamentazione e policy, che conduce ad una riduzione quasi immediata delle emissioni di gas serra (GHG). L’Azienda considera anche lo scenario RCP 8.5 dell'IPCC, in quanto fornisce un esempio del worst-case scenario, ovvero della condizione di aumento continuo di emissioni durante il corso del XXI secolo. Il percorso RCP 8.5 deriva da un insufficiente sforzo di riduzione delle emissioni e rappresenta un fallimento nell’arginare il riscaldamento entro il 2100. Per quanto riguarda le proiezioni climatiche rispetto ai due scenari, infatti, per RCP 8.5 le aree geografiche del Mediterraneo subiranno un incremento di temperatura e una riduzione delle precipitazioni, che registreranno un’intensificazione nella seconda metà del secolo con un trend crescente fino al 2100. Secondo lo scenario RCP 2.6, invece, ci saranno effetti simili ma di minor intensità nella prima metà del secolo, con un trend di decremento nella seconda metà. Questo porta ad una netta differenza tra i due scenari nel 2100.

Poste Italiane ha svolto un risk assessment con l’obiettivo di valutare i potenziali impatti derivanti da eventi fisici legati all’evoluzione dei cambiamenti climatici sul business. Il risk assessment ha considerato l’entità del rischio già esistente nei siti e il rischio futuro fino all’anno 2024 (scenario di medio termine), in un’ottica di scenario RCP 2.6 e RCP 8.5. Oltre alle ipotesi di base dei modelli scelti, l’Azienda ha inoltre condotto un ulteriore studio relativo ai dati derivanti dai parametri di precipitazione e di temperatura principali dei diversi scenari, confrontandoli poi con i dati attuali con l’obiettivo di determinare l’importanza della variazione rispetto al rischio esistente nei siti esaminati, in linea con lo scenario RCP 2.6 e tenendo in considerazione le possibili implicazioni del worst case scenario di RCP 8.5. Le proiezioni future dei cambiamenti dei livelli di rischio fisico legati alle catastrofi naturali sono rilevanti in termini strategici, anche se nella maggior parte dei casi non vi è ancora certezza. D’altra parte, è necessario evitare un’eccessiva fiducia in quello che è già noto dalla scienza del clima. Pertanto, la valutazione del rischio di Poste Italiane è adeguata al livello di rischio crescente nel proprio business e operazioni.

La valutazione dei rischi fisici copre la totalità dei ricavi generati dal Gruppo, pari a, nel 2023, € 12 mld delle operazioni esistenti provenienti principalmente dagli Uffici Postali e dagli hub, siti potenzialmente maggiormente impattati da condizioni climatiche estreme. Inoltre, in ottica di orizzonte temporale di lungo termine, in linea con il Piano Industriale e l’obiettivo di Carbon Neutrality al 2030, tutte le nuove operazioni sono sottoposte a risk assessment che tengono in considerazione anche i rischi fisici climatici.

Il risultato di prodotto del risk assessment viene poi convertito in giorni potenziali di interruzione dell’attività e poi moltiplicato per il valore in termini di ricavi persi (euro) di un giorno di interruzione dell’attività. I rischi principali che sono emersi dall’analisi di scenario sono quelli relativi agli eventi meteorologici estremi e ai cambiamenti nell’andamento delle precipitazioni. La maggiore gravità degli eventi meteorologici estremi quali piogge, temporali, nevicate e possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni, potrebbe causare interruzioni della produzione, dello smistamento e quindi delle attività logistiche, nonché danni ai siti e maggiori costi logistici. L’impatto negativo di danni fisici acuti e interruzioni della distribuzione di energia si riflette sulla performance finanziaria del gruppo, influenzando risultati e flussi di cassa e determinando un deterioramento della reputazione con un conseguente peggioramento della reputazione e perdita di fiducia da parte dei clienti. Ne sono un esempio le gravi alluvioni verificatesi nel corso dell’anno nelle regioni Emilia-Romagna e Toscana, a seguito delle quali il Gruppo ha collaborato con le istituzioni nazionali e locali. Tali eventi hanno causato danni agli Uffici Postali di Poste Italiane, portando alla sospensione dei servizi. Proprio in considerazione di una possibile interruzione dell’attività, Poste Italiane ha effettuato un’analisi basata sui propri stabilimenti di produzione e smistamento dislocati in diverse zone d’Italia. In questo modo il Gruppo ha potuto valutare i potenziali impatti finanziari legati agli eventi climatici, rispetto al 2024. I siti con il maggiore impatto finanziario potenziale dovuto alle inondazioni nel 2024 sono situati nelle regioni dell’Italia settentrionale. In particolare, i nuovi hub di Bologna e Landriano sono stati identificati tra i siti a maggior rischio e che comporterebbero consistenti perdite di ricavi in caso di interruzione dell’attività, a causa della loro rilevanza operativa. Con riferimento ai rischi fisici, il Gruppo prevede specifiche misure di mitigazione in risposta a condizioni climatiche estreme (es. frane, valanghe, inondazioni, ecc.), di seguito esplicitate all’interno della tabella.
 
5. CONDIZIONI CLIMATICHE ESTREME (2)
RISCHIO
POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
 
Limitazione della produzione, dello smistamento e delle attività logistiche, danni ai siti e maggiori costi logistici a causa di eventi meteorologici estremi come piogge, temporali, nevicate e possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni,
 
Orizzonte temporale: Medio Termine
 
Pilastri impattati
Integrità e trasparenza
Lavorare con integrità e trasparenza
Valore al territorio
Dialogo e trasparenza con le istituzioni
Valorizzazione delle persone
Salute e sicurezza sul lavoro
 
Capitali impattati:
  Umano
  Intellettuale
  Finanziario
  Socio-relazionale


 

Impatti negativi:
  • Limitazioni nell'operatività aziendale dovute a condizioni climatiche esterne con conseguente perdita di ricavi
Opportunità:
 
  • Vantaggi derivanti dalla maggiore affidabilità della catena di fornitura e della migliore capacità di Poste Italiane di operare in varie condizioni rispetto ai competitor
Nell’ambito del modello di risk management, il Gruppo considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business di Poste Italiane, individuando le principali modalità di gestione degli stessi.

Al fine di garantire l'operatività aziendale anche in caso di condizioni climatiche estreme, Poste Italiane ha adottato piani di business continuity e disaster recovery oltre ad azioni finalizzate a prevenire danni fisici alle strutture.

È stata mantenuta la certificazione UNI EN ISO 14001, che consente di gestire in modo sistemico gli aspetti ambientali inerenti ai processi, in ottica di efficienza e miglioramento delle performance ambientali, permettendo di ottenere importanti vantaggi, anche in una logica di sostenibilità

Inoltre, per prevenire possibili ulteriori danni causati da aventi climatici estremi, il Gruppo ha individuato il perimetro normativo per l’avvio del sistema di monitoraggio ambientale per la determinazione della concentrazione media annua di gas radon nell'aria, analizzato sulla base della valutazione del rischio di esposizioni a radiazioni ionizzanti.

Infine, per il coordinamento di attività emergenziali e di ripristino, Poste Italiane intrattiene il dialogo con le Istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) e si intreccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e di difesa (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, ecc.)

(2) Nell'ambito del rischio legato a condizioni climatiche estreme, il Gruppo identifica e valuta sia i rischi fisici acuti che cronici.
 

Nell’ottica del continuo miglioramento della gestione dei fattori climatici e ambientali e del loro impatto sui diversi rischi prudenziali, nei primi mesi del 2023, BancoPosta Fondi, PostePay e LIS Pay, in qualità di intermediari finanziari non bancari, si sono allineate alle raccomandazioni della Banca d’Italia per quanto riguarda le “Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali”. I tre istituti hanno dunque avviato i lavori per la predisposizione di un piano d’azione finalizzato all’integrazione dei rischi climatici e ambientali (fisici e di transizione) nei sistemi di governo e controllo, nel modello di business e nella strategia aziendale, nel sistema organizzativo e nei processi operativi, nel sistema di gestione dei rischi e nell’informativa al mercato.