La transizione verso la carbon neutrality: la strategia di Poste Italiane
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Obiettivo dell’Azienda è inoltre quello di diffondere una cultura di tutela dell’ambiente e di incentivare comportamenti consapevoli nell’uso dell’energia, delle risorse idriche e nella gestione dei rifiuti. L’attenzione riservata nei confronti delle tematiche ambientali è condivisa con tutti gli stakeholder di Poste Italiane attraverso la Politica di Sostenibilità Ambientale. Nello specifico, l’impegno del Gruppo si concretizza nella decarbonizzazione degli immobili e della logistica, attuando una serie di iniziative volte a ridurre il potenziale impatto negativo sull’ambiente.
Infine, il Gruppo Poste Italiane dimostra un impegno concreto nell’allinearsi agli obiettivi climatici europei e internazionali, includendo tale approccio nella gestione delle iniziative di coinvolgimento con i decisori politici e le organizzazioni di categoria. Per maggiori informazioni si rimanda al documento di approfondimento .
Governance della Sostenibilità
Performance ambientali 2023
Il Piano di Rinnovo della flotta, inizialmente avviato nel 2019 con l’obiettivo di sostituire l’intero parco veicoli destinato alla consegna di prodotti postali con mezzi green, è proseguito nel 2023 attraverso una serie di misure volute per ridurre i consumi energetici, le emissioni atmosferiche, migliorare la sicurezza e aumentare la capacità di carico per la consegna. Parallelamente all’incremento dei livelli di sicurezza attraverso la sostituzione dei mezzi a due ruote con mezzi a tre e quattro ruote, sono stati potenziati i veicoli ad alimentazione elettrica, al fine di promuovere una “mobilità ecologica”. Per migliorare l’organizzazione del carico di consegna, Poste Italiane ha introdotto veicoli più capienti e funzionali alle esigenze di trasporto e consegna dei pacchi, implementando nuovi allestimenti.
I nuovi veicoli garantiranno:
- una riduzione dei consumi energetici;
- minori emissioni in atmosfera;
- una maggiore sicurezza;
- una maggiore capacità di carico per la consegna.
Green Postal Day 2023
L’iniziativa promossa dal settore postale sottolinea l’importanza della collaborazione nell’ottica di scambiare le best practice e stimolare le singole aziende a superare i propri obiettivi iniziali. L’utilizzo di un sistema di misurazione comune ha anche favorito la trasparenza e guidato le scelte in materia di sostenibilità.
Poste Italiane in campo per la costruzione di piani di investimento green
I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l’obiettivo di mitigare eventuali rischi. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, anche quest’anno superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento.
Climate Action 100+
Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l’esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l’investimento in settori sensibili, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrato a far parte di Climate Action 100+, un’iniziativa di engagement collaborativo internazionale per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change.Poste Italiane partecipa alla "Giornata della Terra"
In continuità con gli scorsi anni, il Gruppo ha partecipato alla consueta celebrazione della Giornata della Terra, la più importante ricorrenza mondiale nel rispetto della tutela dell’ambiente, istituita dall’ONU nel 1970. Nel 2023, la 53esima edizione dell’evento è stata incentrata al sostenimento di eventi finalizzati alla conoscenza di buone pratiche in un’ottica di sostenibilità ambientale, con uno spirito di collaborazione tra cittadini e governi di tutto il mondo. A chiusura della giornata è stato pubblicato un vademecum con 52 consigli per ridurre il proprio impatto ambientale.In aggiunta, Poste Italiane ha preso parte, per il quinto anno consecutivo, al Green Postal Day, un evento promosso dall’International Post Corporation in collaborazione con PostEurop. Tale iniziativa mira ad evidenziare i successi ambientali e commerciali conseguiti dall’industria postale mediante una collaborazione all’interno del settore finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2. Con la partecipazione a questo evento, l’Azienda rafforza la validità della propria strategia aziendale, volta all’integrazione della sostenibilità in tutte le aree di business del Gruppo, con l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030.
- possesso di certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni energetiche;
- adozione di sistemi di gestione ambientale;
- standard etici di comportamento;
- Criteri Ambientali Minimi (CAM).
La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità “climate-related” è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti periodicamente nell’ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all’attenzione dell’Azienda eventuali rischi percepiti.
- incertezza e visibilità: assenza di dati per analizzare il fenomeno e difficoltà nel reperire competenze, conoscenza e consapevolezza in merito agli effetti potenziali che questi hanno sul proprio modello di business;
- timing dei mutamenti: i mutamenti derivano da cambiamenti radicali del contesto esterno di riferimento (socio-ambientale, legislativo, tecnologico, abitudini, ecc.) che alterano i processi sotto diversi punti di vista, in modo distruttivo e non prevedibile;
- complessità gestionale: complessità crescente delle modalità di gestione, relativa all’assenza di azioni di risposta immediate agli eventi derivanti da fattori esogeni fortemente interconnessi e con forti dipendenze sistemiche ed accelerazioni temporali.
- Cambiamenti demografici e sociali
- Evoluzione della regolamentazione
- Pandemia e malattie infettive
- Innovazioni tecnologiche
- Cyber risk
- Climate change
- Evoluzione del sistema dei pagamenti
- Rivoluzione della mobilità
- Modifica delle scelte di acquisto e di investimento dei consumatori in funzione dello scenario macroeconomico
- Instabilità geopolitica
- Evoluzione della sanità e del well-being
- Intelligenza artificiale e automazione dei processi
La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità “climate-related” è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti periodicamente nell’ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all’attenzione dell’Azienda eventuali rischi percepiti.
I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l’obiettivo di mitigare eventuali rischi. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento.
Nell’ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di Sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l’integrazione di principi ESG nei processi di investimento, attraverso investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (“SDGs”) (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie “Green”, “Social” e “Sustainable” in linea con gli standard e i principi definiti.
Poste Italiane, in accordo con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, rendiconta le informazioni riguardanti il cambiamento climatico sulla base degli ambiti definiti dalla TCFD: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.
RISCHIO | POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE | PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO |
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Inasprimento della normativa in considerazione degli obiettivi legati al cambiamento climatico
Orizzonte temporale: Medio Termine Pilastri impattati
Integrità e trasparenza
Lavorare con integrità e trasparenza.
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Impatti negativi:
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Nell’ambito del processo di Compliance Integrata, Poste Italiane esegue un monitoraggio nel continuo della normativa esterna rilevante per il Gruppo e nella traduzione dell’insieme dei principi normativi nel corpo di regole necessarie a garantirne l’applicazione. L’inventario di tutte le normative rilevanti per il Gruppo è gestito in modo integrato sulla piattaforma GRC dedicata.
Poste Italiane, inoltre, partecipa ai tavoli tecnici e di lavoro sull’evoluzione normativa, al fine di assicurare l’analisi dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento, garantendone il corretto recepimento, nonché rappresentare presso gli organismi nazionali e internazionali la posizione aziendale su tali tematiche, al fine di sostenere il business del Gruppo. |
Capitali impattati:
Umano
Intellettuale
Finanziario
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Opportunità:
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(1) Nell'ambito del rischio di evoluzione normativa, il Gruppo identifica e valuta i rischi legati sia alla normativa attualmente in vigore che ai possibili sviluppi futuri.
RISCHIO
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POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
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PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
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Evoluzione della domanda di mercato, sempre più attento alle tematiche ambientali, che richiede adeguamenti sostanziali dei servizi e prodotti offerti dal Gruppo Orizzonte temporale: Lungo Termine
Pilastri impattati
Capitali impattati:
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Impatti negativi:
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Poste Italiane è impegnata attivamente nello sviluppo di prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano conto dei criteri ESG (es. investimenti, assicurazioni) al fine di garantire un’offerta sempre più ampia di prodotti e servizi che integrano elevati standard etici e criteri ambientali.
I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l’obiettivo di mitigare eventuali rischi. Un esempio è rappresentato dallo sviluppo di soluzioni assicurative che incentivano, da un lato, l’adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall’altro, contribuiscono a mitigare i rischi ESG. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento. Inoltre, a partire dal 2022 il Gruppo è entrato nel mercato dell’energia con un’offerta 100% green nella luce e 100% compensata in termini CO2 per il gas. Nell’ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di Sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l’integrazione di principi ESG nei processi di investimento, attraverso investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (“SDGs”) (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie “Green”, “Social” e “Sustainable” in linea con gli standard e i principi definiti dall’International Capital Market Association). |
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Opportunità:
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RISCHIO
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POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
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PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
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Mancato adeguamento del proprio modello di business in linea con le evoluzioni tecnologiche necessarie per contenere il fenomeno legato al cambiamento climatico
Orizzonte temporale: Lungo Termine
Pilastri impattati
Capitali impattati:
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Impatti negativi:
Opportunità:
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Il sostegno di Poste Italiane nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è guidato dall’impegno a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale generato dalle proprie attività, raggiungendo gli obiettivi di Carbon Neutrality entro il 2030. In quest’ottica, a partire dal 2019, il Gruppo ha implementato un Piano di Rinnovo della flotta che prevede la sostituzione dell’intero parco veicoli impiegati per il recapito dei prodotti postali con mezzi “green”.
I risultati di questa politica sono evidenti, in quanto l’Azienda è passata dall’11% di mezzi green del 2016 al 44,4% del 2023, con l’obiettivo di sostituire l’intera flotta aziendale con mezzi a basse emissioni entro il 2024. Poste Italiane ha inoltre ampliato la rosa dei servizi offerti grazie all’ingresso nel settore energetico, con un prodotto 100% green, prodotto esclusivamente in Italia da fonti rinnovabili e certificata tramite garanzie d’origine. Questo progetto permette al Gruppo di correlare le tematiche legate alla transizione green con quelle di innovazione e digitalizzazione, rappresentando al contempo una grande opportunità di sviluppo sostenibile a livello nazionale. Infine, nell’ambito del nuovo Progetto Polis, è prevista la realizzazione presso gli Uffici Postali di interventi improntati alla sostenibilità ambientale e alla crescita sociale delle comunità. In particolare, è prevista l’installazione di 5.000 mila colonnine di ricarica per veicoli elettrici, di 1.000 impianti fotovoltaici che contribuiranno all’abbattimento delle emissioni di CO2, 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere, e di 4.800 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Inoltre, fornendo la possibilità di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione da uno Sportello Unico e attraverso la realizzazione di spazi di co-working, verranno ridotti gli spostamenti dei cittadini e il conseguente congestionamento di strade e uffici pubblici, permettendo la riduzione delle emissioni di CO2. Al 29 febbraio 2024 si registrano 1.190 Uffici Postali nei comuni con meno di 15.000 abitanti e 31 spazi di co-working realizzati. |
RISCHIO |
POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
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PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
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Attività svolte dalla Società o da controparti che possono avere impatti negativi sul clima con conseguenti danni sulla reputazione
Orizzonte temporale: Lungo Termine
Pilastri impattati
Capitali impattati:
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Impatti negativi:
Opportunità:
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Nell’ambito del modello di risk management, il Gruppo considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business di Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli che le attività dell’Azienda possono avere sul
clima (impatto diretto). Il processo di identificazione e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale si estende anche alle controparti (fornitori, business partner, altre società), impattando i processi di approvvigionamento e le eventuali operazioni di finanza straordinaria, prevedendo, tra l’altro, l’identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso un’analisi multidimensionale che prende in considerazione parametri, quali: possesso di certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni energetiche e adozione di sistemi di gestione ambientale, standard etici di comportamento e Criteri Ambientali Minimi (CAM). La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità “climate-related” è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder che sono periodicamente coinvolti nell’ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane. Viene inoltre messo a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all’attenzione dell’Azienda eventuali rischi percepiti. Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l’esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l’investimento in settori sensibili, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrato a far parte di Climate Action 100+, un’iniziativa di engagement collaborativo internazionale per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change. Inoltre, le Società sopra citate prendono in considerazione i principali effetti negativi (Principal Adverse Impacts – PAI) sui fattori di sostenibilità arrecati dalle decisioni di investimento e nel corso del 2023 hanno sviluppato un primo approccio per il monitoraggio e la gestione dei PAI, sia a livello entity che di singolo prodotto di investimento, in conformità con i requisiti normativi e la regolamentazione interna esistente, finalizzato all’individuazione delle eventuali azioni di mitigazione degli impatti negativi da mettere in atto. Poste Italiane è orientata al perseguimento dello sviluppo sostenibile continuando ad investire in progetti volti al rafforzamento delle iniziative in ambito ESG. Al fine di ridurre gli impatti diretti che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima, l’Azienda sta costantemente avanzando nel ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili fossili (es. energia solare da pannelli fotovoltaici sugli immobili) e nella riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon e utilizzo dpi led), anche al fine di fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzo dell’energia. Tra gli altri, Poste Italiane, in coerenza con l’adesione all’Accordo di Parigi e al New Green Deal, si è posta l’ambizioso obiettivo di dare il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall’Unione Europea. |
Per quanto riguarda la valutazione dei rischi fisici, la Governance di Poste Italiane dedicata ai rischi e alla sostenibilità, in linea con quanto sviluppato dall’IPCC su scala mondiale in materia di proiezioni climatiche, ha aggiornato la propria metodologia di valutazione del rischio climatico e idrico per avere un quadro chiaro sul rischio e sulla valutazione dei potenziali rischi fisici e delle possibili opportunità. In tal senso, l’Azienda ha condotto una valutazione puntuale, includendo nell’analisi tutti i siti produttivi e di smistamento del Gruppo situati in diverse aree d’Italia.
Nello specifico, Poste Italiane, a seguito di un ampio processo di analisi che ha previsto la valutazione dei principali Percorsi Rappresentativi di Concentrazione (Representative Concentration Pathways, RCP) di gas serra, e la coerenza di tali percorsi con la durata dei beni e delle attività, ha individuato e scelto due scenari: RCP 2.6 e RCP 8.5. Il Gruppo seleziona l’RCP 2.6 come scenario di riferimento, in linea con la natura ambiziosa delle attività di mitigazione dei rischi previste dal Piano Industriale relativamente al panorama identificato dall’IPCC. Lo scenario RCP 2.6 prevede un picco delle emissioni in una fase iniziale, seguito da una successiva diminuzione causata dalla rimozione attiva dell'anidride carbonica all’interno dell’atmosfera. L’RCP 2.6 è anche conosciuto come RCP 3PD, in relazione al picco di metà secolo di ~3W/ m² a cui seguirà un declino significativo. Con l’obiettivo di azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2100, questo scenario si avvale di un massiccio intervento in tema di regolamentazione e policy, che conduce ad una riduzione quasi immediata delle emissioni di gas serra (GHG). L’Azienda considera anche lo scenario RCP 8.5 dell'IPCC, in quanto fornisce un esempio del worst-case scenario, ovvero della condizione di aumento continuo di emissioni durante il corso del XXI secolo. Il percorso RCP 8.5 deriva da un insufficiente sforzo di riduzione delle emissioni e rappresenta un fallimento nell’arginare il riscaldamento entro il 2100. Per quanto riguarda le proiezioni climatiche rispetto ai due scenari, infatti, per RCP 8.5 le aree geografiche del Mediterraneo subiranno un incremento di temperatura e una riduzione delle precipitazioni, che registreranno un’intensificazione nella seconda metà del secolo con un trend crescente fino al 2100. Secondo lo scenario RCP 2.6, invece, ci saranno effetti simili ma di minor intensità nella prima metà del secolo, con un trend di decremento nella seconda metà. Questo porta ad una netta differenza tra i due scenari nel 2100.
Poste Italiane ha svolto un risk assessment con l’obiettivo di valutare i potenziali impatti derivanti da eventi fisici legati all’evoluzione dei cambiamenti climatici sul business. Il risk assessment ha considerato l’entità del rischio già esistente nei siti e il rischio futuro fino all’anno 2024 (scenario di medio termine), in un’ottica di scenario RCP 2.6 e RCP 8.5. Oltre alle ipotesi di base dei modelli scelti, l’Azienda ha inoltre condotto un ulteriore studio relativo ai dati derivanti dai parametri di precipitazione e di temperatura principali dei diversi scenari, confrontandoli poi con i dati attuali con l’obiettivo di determinare l’importanza della variazione rispetto al rischio esistente nei siti esaminati, in linea con lo scenario RCP 2.6 e tenendo in considerazione le possibili implicazioni del worst case scenario di RCP 8.5. Le proiezioni future dei cambiamenti dei livelli di rischio fisico legati alle catastrofi naturali sono rilevanti in termini strategici, anche se nella maggior parte dei casi non vi è ancora certezza. D’altra parte, è necessario evitare un’eccessiva fiducia in quello che è già noto dalla scienza del clima. Pertanto, la valutazione del rischio di Poste Italiane è adeguata al livello di rischio crescente nel proprio business e operazioni.
La valutazione dei rischi fisici copre la totalità dei ricavi generati dal Gruppo, pari a, nel 2023, € 12 mld delle operazioni esistenti provenienti principalmente dagli Uffici Postali e dagli hub, siti potenzialmente maggiormente impattati da condizioni climatiche estreme. Inoltre, in ottica di orizzonte temporale di lungo termine, in linea con il Piano Industriale e l’obiettivo di Carbon Neutrality al 2030, tutte le nuove operazioni sono sottoposte a risk assessment che tengono in considerazione anche i rischi fisici climatici.
Il risultato di prodotto del risk assessment viene poi convertito in giorni potenziali di interruzione dell’attività e poi moltiplicato per il valore in termini di ricavi persi (euro) di un giorno di interruzione dell’attività. I rischi principali che sono emersi dall’analisi di scenario sono quelli relativi agli eventi meteorologici estremi e ai cambiamenti nell’andamento delle precipitazioni. La maggiore gravità degli eventi meteorologici estremi quali piogge, temporali, nevicate e possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni, potrebbe causare interruzioni della produzione, dello smistamento e quindi delle attività logistiche, nonché danni ai siti e maggiori costi logistici. L’impatto negativo di danni fisici acuti e interruzioni della distribuzione di energia si riflette sulla performance finanziaria del gruppo, influenzando risultati e flussi di cassa e determinando un deterioramento della reputazione con un conseguente peggioramento della reputazione e perdita di fiducia da parte dei clienti. Ne sono un esempio le gravi alluvioni verificatesi nel corso dell’anno nelle regioni Emilia-Romagna e Toscana, a seguito delle quali il Gruppo ha collaborato con le istituzioni nazionali e locali. Tali eventi hanno causato danni agli Uffici Postali di Poste Italiane, portando alla sospensione dei servizi. Proprio in considerazione di una possibile interruzione dell’attività, Poste Italiane ha effettuato un’analisi basata sui propri stabilimenti di produzione e smistamento dislocati in diverse zone d’Italia. In questo modo il Gruppo ha potuto valutare i potenziali impatti finanziari legati agli eventi climatici, rispetto al 2024. I siti con il maggiore impatto finanziario potenziale dovuto alle inondazioni nel 2024 sono situati nelle regioni dell’Italia settentrionale. In particolare, i nuovi hub di Bologna e Landriano sono stati identificati tra i siti a maggior rischio e che comporterebbero consistenti perdite di ricavi in caso di interruzione dell’attività, a causa della loro rilevanza operativa. Con riferimento ai rischi fisici, il Gruppo prevede specifiche misure di mitigazione in risposta a condizioni climatiche estreme (es. frane, valanghe, inondazioni, ecc.), di seguito esplicitate all’interno della tabella.
RISCHIO
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POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE
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PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
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Limitazione della produzione, dello smistamento e delle attività logistiche, danni ai siti e maggiori costi logistici a causa di eventi meteorologici estremi come piogge, temporali, nevicate e possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni,
Orizzonte temporale: Medio Termine
Pilastri impattati
Capitali impattati:
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Impatti negativi:
Opportunità:
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Nell’ambito del modello di risk management, il Gruppo considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business di Poste Italiane, individuando le principali modalità di gestione degli stessi.
Al fine di garantire l'operatività aziendale anche in caso di condizioni climatiche estreme, Poste Italiane ha adottato piani di business continuity e disaster recovery oltre ad azioni finalizzate a prevenire danni fisici alle strutture. È stata mantenuta la certificazione UNI EN ISO 14001, che consente di gestire in modo sistemico gli aspetti ambientali inerenti ai processi, in ottica di efficienza e miglioramento delle performance ambientali, permettendo di ottenere importanti vantaggi, anche in una logica di sostenibilità Inoltre, per prevenire possibili ulteriori danni causati da aventi climatici estremi, il Gruppo ha individuato il perimetro normativo per l’avvio del sistema di monitoraggio ambientale per la determinazione della concentrazione media annua di gas radon nell'aria, analizzato sulla base della valutazione del rischio di esposizioni a radiazioni ionizzanti. Infine, per il coordinamento di attività emergenziali e di ripristino, Poste Italiane intrattiene il dialogo con le Istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) e si intreccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e di difesa (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, ecc.) |
(2) Nell'ambito del rischio legato a condizioni climatiche estreme, il Gruppo identifica e valuta sia i rischi fisici acuti che cronici.