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CAP, CAPito? Nel 1967 nasce il CAP e la novità è presentata da personaggi importanti come Gianni Morandi, Ugo Tognazzi, raffaella Carrà e Corrado.

Codice di avviamento postale Dal primo luglio del 1967 scrivere (correttamente!) l’indirizzo non basta più. La città di destinazione deve essere preceduta da un codice numerico, il CAP.

Quella sequenza di numeri - oggi così banale e scontata - pare uno scombussolamento negli usi e costumi, uno scombussolamento che annuncia una rivoluzione, tecnologica. Perché quel codice che con un numero individua la regione di destinazione e con un altro numero indica la provincia e poi la città, il quartiere e la zona di recapito, nel luglio del 1967 viene ancora letto dai nostri colleghi del tempo che poi ripartiscono, trasportano a furgoni, treni, aerei, centri di recapito.
Ma quel numero, e lo si leggeva già negli articoli di giornale dell’epoca, presto sarebbe stato letto da macchinari che avrebbero smistato automaticamente lettere e pacchi e cartoline. Come nei CMP di oggi, grosso modo. Il tutto comporta grandi investimenti in nuove tecnologie, spiana la strada all’automazione postale, consente di mettere in piedi una rete logistica più efficiente e di migliorare la qualità del servizio.

Per far conoscere agli italiani questa novità – e per fargliela digerire, perché c’è anche chi si lamenta che così le Poste scaricano sui cittadini parte del loro lavoro (sic!) – le Poste fanno quello che oggi si chiamerebbe “comunicazione integrata” con tanto di conferenza stampa, manifesti, vademecum, adesivi applicati sulle cassette di impostazione, emissione di francobolli (nel 1967 e nel 1968) e spot televisivi. Un aspetto che viene sottolineato nella Relazione di Bilancio del 1967: "La fase di lancio del codice di avviamento postale ha trovato un’efficacissima cornice pubblicitaria nella capillare campagna propagandistica organizzata dalla Direzione Centrale Affari Generali. Una particolare segnalazione merita la collaborazione della RAI-TV, della SIP, del Touring Club Italiano, dall’Associazione Bancaria e in genere dei grandi operatori economici. Il Codice di Avviamento  Postale ha trovato favorevole apprezzamento in campo internazionale ed è il presupposto fondamentale per introdurre gli impianti meccanizzati". 

Protagonisti degli spot sono personaggi celebri del mondo dello spettacolo: Gianni Boncompagni, Gino Bramieri, Raffaella Carrà e, in un unico servizio, una carrellata di personaggi famosi come Aba Cercato, Gianni Morandi, Ugo Tognazzi, Paola Pitagora, Sylva Koscina. Tutti mobilitati dalle Poste per far conoscere agli italiani, seduti davanti alla tv nell’estate del 1967, la grande novità appena introdotta.
Alla luce delle moderne diavolerie del marketing e della pubblicità fa affettuosamente sorridere lo slogan con cui il presentatore Corrado chiude alcuni di questi spot: “CAP! Capito?”

Guarda il video dell'archivio storico di Poste Italiane